Anche Silvia Costa (Pd) contro Junior Cally a Sanremo: "Testi inaccettabili" | Giornale dello Spettacolo
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Anche Silvia Costa (Pd) contro Junior Cally a Sanremo: "Testi inaccettabili"

"Da tempo ci battiamo contro discorsi di odio sui social, contro il razzismo, l'antisemitismo, contro la violenza di genere, invocando anche sanzioni e poi lasciamo che vada in onda, in prima serata Cally

Anche Silvia Costa (Pd) contro Junior Cally a Sanremo: "Testi inaccettabili"
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19 Gennaio 2020 - 16.32


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“Chi fa la selezione degli artisti deve valutare anche il passato ‘musicale’ dell’artista”. Così Silvia Costa, parlamentare europea del Pd, boccia la partecipazione a Sanremo, “monumento della canzone italiana”, di Junior Cally che, nelle sue canzoni “inneggia all’odio, agli omicidi, agli stupri, ai furti e utilizza parolacce”.
E’ “inaccettabile – sottolinea Costa all’Adnkronos – la partecipazione a Sanremo di un ‘cantante’ che utilizza frasi che sono una vera e propria incitazione alla violenza utilizzando un linguaggio esplicito con versi sessisti, sboccati e violenti come se non avessero un reale significato”.
“Mi sono adoperata molto affinché l’appello di Laura Moschini girasse sui social e non solo. Sono convinta che la Rai non possa abdicare al suo ruolo e che resti indifferente. La dirigenza Rai – afferma Costa sottolineando di aver inviato l’appello al Presidente della Rai, all’Ad Salini, alla Commissione Parità Rai al Parlamento e alle Autorità preposte – dovrebbe vigilare. Non possono essere abdicate scelte così importanti che influenzano i teenager del nostro Paese. Forse bisognerebbe toglierlo dalla competizione canora”. 
“Da tempo ci battiamo contro discorsi di odio sui social, contro il razzismo, l’antisemitismo, contro la violenza di genere, invocando anche sanzioni – aggiunge Costa – e poi lasciamo che vada in onda, in prima serata un rapper come Cally che inneggia all’odio, agli omicidi, agli stupri, ai furti e utilizza parolacce nelle sue canzoni”.
“E – conclude – non accetto nemmeno l’obiezione che il testo portato a Sanremo è diverso, critica il populismo. Nella selezione – ribadisce – non si può prescindere dalla storia del cantante, da quello che ha prodotto prima. Qualunque sia il testo la partecipazione di Cally è offensiva della dignità e della professionalità di tanti giovani autori. Se Sanremo è la vetrina della canzone e del talento italiano hai il dovere di selezionare testi che sono un chiaro incitamento all’odio”.

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