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Anzaldi incalza M5s-Pd: "Vogliono salvare Foa? Alla Rai serve una presidente donna"

Il deputato di Italia Viva incalza la maggioranza: "Occorre salvare il servizio pubblico, precipitato in una deriva di violazioni del pluralismo e crollo di ascolti"

Anzaldi incalza M5s-Pd: "Vogliono salvare Foa? Alla Rai serve una presidente donna"
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12 Ottobre 2019 - 15.58


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Michele Anzaldi è il segretario della Commissione Vigilanza della Rai e la sua battaglia sull’elezione di Foa presidente della Rai è cominciata fin dal giorno della votazione che, si sospetta, potrebbe essere invalidata.

Ma finora tutti gli appelli per un esame delle schede si sono infranti contro un muro di gomma.

Ma adesso, mentre la maggioranza è cambiata, nessuno si occupa più della storia del presidente della Rai, che appare molto ridimensionata rispetto a prima.

Ma Anzaldi, nel frattempo passato dal Pd a Italia Viva, non demorde dalla sua battaglia e ha lanciato un forte appello per il cambiamento in viale Mazz<ini. 
“Marcello Foa è ancora lì. – ha scritto in un comunicato – Avevamo fatto una promessa: se fossimo andati al governo la prima cosa che avremmo fatto sarebbe stata di rimuovere il presidente Rai, perché è stato votato illegalmente e perché non è mai stato di garanzia. Lo chiedo agli ex compagni di partito del Pd: che fine ha fatto quella promessa?”. E’ quanto ha dichiarato il deputato di Italia Viva e segretario della commissione di Vigilanza Rai, Michele Anzaldi, in un’intervista al quotidiano “La Stampa”.

Alla richiesta se Italia Viva abbia in mente qualche nome come possibile nuovo presidente, Anzaldi ha risposto: “Io penserei a una donna. Una come Lilli Gruber, o Alessandra Ravetta, ma anche Maria Latella. Di nomi ce ne sono. Basta una giornalista, una professionista, che possa essere davvero di garanzia per il pluralismo. Invece siamo andati a prendere uno, Foa, che faceva tweet sovranisti e insultava persino Sergio Mattarella”.

Su Foa, il deputato di Italia Viva ha proseguito: “Non sono accettabili gattopardismi: dov’è il cambiamento promesso? Sulla nomina di Foa, sulla seconda votazione in Vigilanza ritenuta illegittima, pende ancora la richiesta di accesso agli atti presentata dai capigruppo del Pd Graziano Delrio e Andrea Marcucci. Il Pd se lo é dimenticato? E il segretario Nicola Zingaretti ha cambiato idea? Perché il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri, che ha il potere come azionista della Rai di revocare immediatamente l’incarico a Foa, finora non ha detto neanche una parola? Sui giornali si leggono indiscrezioni non smentite, secondo le quali la sostituzione del direttore di Rai1 Teresa De Santis sia sufficiente a salvare la poltrona al presidente illegittimo. Ma poi non capisco: il 17 settembre, il M5s per voce del vicepresidente della Vigilanza Primo Di Nicola, con un’intervista sul vostro giornale aveva chiesto a Foa di ‘fare gli scatoloni’ e di ‘lasciare la scrivania’. E il Pd? Che subito ha definito uno schiaffo alla legalità, l’imposizione di Foa in Rai per ordine di Salvini? A Pd e M5s lancio un appello: occorre salvare il servizio pubblico, precipitato in una deriva di violazioni del pluralismo e crollo di ascolti e qualità che rischia di assestare un colpo pesantissimo all’azienda”.

Alla richiesta se la polemica serva a Italia Viva per partecipare al giro delle nomine, Anzaldi ha risposto: “Renzi ha dimostrato, da presidente del Consiglio, di non voler mettere becco nelle nomine. A differenza del M5S, che ha piazzato un direttore del Tg1 di suo gradimento. Detto questo, è innegabile che Renzi sia scomparso dai Tg. L’altra sera Bruno Vespa lo dava al 6%. Sui giornali è ogni giorno in prima pagina. Ma sui telegiornali Rai non ce n’è traccia. La Rai a trazione leghista è finita più volte nel mirino dell’Agcom. Su Viale Mazzini pende una multa da 70 milioni. Già sarebbe sufficiente per sostituire subito i direttori responsabili di tali abusi e il presidente che li ha permessi, forse promossi. La direttrice di Rai1 merita di essere sostituita per la più grande infornata di conduttori e autori politicizzati degli ultimi anni . La maggior parte in quota Lega, ma il M5S ha contribuito a questa cooptazione. La legge prevede un presidente di garanzia e non può essere Foa. Se Pd e M5S ci hanno ripensato, dicano in maniera trasparente che scherzavano e che Foa può rimanere”.

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