“Mentre il G7 che si apre a Biarritz, in Francia, viene dedicato all’impegno contro la disparità di genere e la violenza contro le donne, in Italia con il governo di M5s e Lega si assiste al ritorno al passato con la riproposizione sul servizio pubblico di un evento commerciale ampiamente criticato come Miss Italia”. Lo scrive su Facebook il deputato del Pd Michele Anzaldi, segretario della commissione di Vigilanza Rai.
“Dopo 6 anni, i cinque stelle al governo della Rai – prosegue Anzaldi – hanno riportato su Rai1 il concorso, rifiutato quest’anno persino da un’emittente commerciale come La7. Speriamo che la segretaria di Stato francese alle Pari opportunità, Marlene Schiappa, impegnata in prima linea per portare la questione femminile alla riunione dei Sette Grandi, non chieda in questo weekend al presidente del Consiglio Conte che cosa il suo governo abbia fatto concretamente in difesa delle donne, altrimenti Conte sarebbe costretto a confessare che con lui a Palazzo Chigi sono tornare le miss sul servizio pubblico”.
“Una decisione presa non si sa da chi, peraltro, in pieno agosto, senza alcun passaggio formale in Cda e con la maggioranza del Consiglio di amministrazione contraria. Un vero e proprio blitz, che sembra nascondere i soliti privilegi in favore di qualcuno. Quanto costa la manifestazione? Perché usare i soldi dei contribuenti per un evento considerato dalla stessa Rai non in linea con il Contratto di servizio, tanto da essere stato eliminato dai palinsesti da ormai 6 anni? Mi auguro che l’amministratore delegato Salini risponda al più presto alla mia interrogazione e alla lettera che ha ricevuto dai consiglieri Borioni, Laganà e Coletti”, conclude Anzaldi.
Anzaldi: "In Rai trionfa la disparità di genere ma i gialloverdi riportano Miss Italia"
"Dopo 6 anni, i cinque stelle al governo della Rai - prosegue Anzaldi - hanno riportato su Rai1 il concorso, rifiutato quest'anno persino da un'emittente commerciale come La7".
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23 Agosto 2019 - 17.07
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