Wanna Marchi e Stefania Nobile: "noi punite per aver venduto sale a delle deficienti" | Giornale dello Spettacolo
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Wanna Marchi e Stefania Nobile: "noi punite per aver venduto sale a delle deficienti"

Ospiti di Barbara D'Urso, le due truffatrici tornano sullo schermo dopo 9 anni di galera. E immediatamente si scontrano con pubblico

Wanna Marchi e Stefania Nobile: "noi punite per aver venduto sale a delle deficienti"
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21 Marzo 2019 - 17.55


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Sono passati 18 anni dallo scandalo di Wanna Marchi e della figlia Stefania Nobile, sollevato da Striscia La Notizia e ricordato da tutti gli italiani soprattutto per la personalità delle due protagoniste.
Oggi la Marchi e la figlia vive in Albania e, ospite di Barbara D’Urso, rivendica il diritto a vivere una vita normale dopo 9 anni di galera. Con con la quale, a quanto sembra, il pubblico di Non è La D’Urso non è d’accordo, tanto da rumoreggiare sin dall’ingresso delle due truffatrici in scena. Che, vuoi per motivi di spettacolo (sempre di Mediaset parliamo), vuoi per un genuino spirito provocatore, decidono di gettare benzina sul fuoco: “chi commette reati gravi come le violenze non fa un giorno di galera, noi li abbiamo scontati tutti e pure di più. Avremmo potuto patteggiare e non l’abbiamo fatto. Sappiamo gli sbagli che abbiamo fatto. siamo state punite per aver venduto sale a dei deficienti che ci hanno credute”.
Apriti cielo: la padrona di casa cerca di riparare: “Io avrei detto “ho fatto cose gravi, non credete ai maghi, non fate quello che ho fatto io”, questo sarebbe giusto dire Wanna”. Cosa che alla fine Wanna Marchi fa, mentre il pubblico e gli altri ospiti continuano a rumoreggiare.

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