Lunedì 4 marzo Rai1 trasmette la prima di quattro puntate del “Nome della rosa”, versione tv di Umberto Eco: una fiction con John Turturro nel ruolo del frate – detective Guglielmo di Baskerville che al cinema era stato di Sean Connery, con Rupert Everett (Bernardo Gui), da Damien Hardung (Adso da Melk) a Greta Scarano (Anna), da Piotr Adamczyk (Severino) a Fabrizio Bentivoglio (Remigio), Alessio Boni (Dolcino), Roberto Herlitzka. La serie è stata girata in buona parte a Cinecittà.
“Non è un romanzo, ma è un grande libro. C’è tutto, c’è la storia, la filosofia, si parla di amore, del ruolo della donna, di terrorismo e di conoscenza. Il problema era trasformare tutto questo non in una lezione ma in azione, in immagini”, ha dichiarato il regista Giacomo Battiato alla presentazione a Viale Mazzini, sede Rai. La serie è una coproduzione 11 Marzo film, Palomar con Tele München Group in collaborazione con Rai Fiction, prodotta da Matteo Levi, Carlo Degli Esposti, Nicola Serra, e la Rai dichiara di averla venduta in 130 paesi.
La storia naturalmente ruota intorno al mistero degli omicidi intorno alla biblioteca dei manoscritti in una abbazia benedettina sulle Alpi dove Baskerville arriva nel 1327, pur se con qualche scarto, soprattutto nel racconto di un amore sbocciato tra Adso e Anna, personaggio con molto più rilievo rispetto al romanzo. Romanzo che Turturro giudica “Un libro fantastico ed assolutamente attuale”. Il direttore di Raifiction Eleonora Andreatta ha dichiarato che Eco aveva aderito al progetto “nel 2015 anche per la presenza della Rai”. Il libro è edito da Bompiani.