“In Italia si sta diffondendo un clima razzista. Non solo verso gli immigrati”. Roberto Saviano domenica sera, il 23, a Che tempo che fa ha tenuto un breve monologo sulla questione bruciante dei respingimenti, dell’immigrazione, della politica feroce del vice premier e vero capo dell’esecutivo Matteo Salvini condivisa da tutto il governo. Lo scrittore infine cita, “da non credente”, il Vangelo secondo San Matteo, laddove nel momento del Giudizio finale Gesù dice ai giusti che salva: “Perché io ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere; ero forestiero e mi avete ospitato”. E ai giusti che diranno di non avergli mai dato cibo, da bere, di non averlo ospitato, di non averlo visto, Cristo risponde: “In verità vi dico, tutte le volte che avete fatto queste cose a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me”.
Saviano ha aperto la serata di Fabio Fazio su Rai1 (Salvini gliel’ha giurata e lo caccerà dietro il paravento dei compensi) con il suo monologo ricordando quante materie prendiamo dall’Africa. E poi: “L’unico modo è ripensare l’accoglienza, pensare a corridoi umanitari. Nelle merendine che mangiamo c’è il cacao africano… si muovono le cose che ci permettono di vivere, perché non dovrebbero muoversi le persone? L’unico modo è capire che italiani e migranti sono dalla stessa parte, con lo stesso destino. Quando viene violato il diritto di un altro, significa che presto verrà violato anche il nostro. Il diritto è l’unica cosa che più si espande meno si consuma”.