Sanremo, sospetti di plagio per tre brani. Baglioni: "Mai fatta la guerra a Salvini"

Verificata la par condicio sulla "Lega dell'amore" di Bisio ieri. Rai1: abbiamo un pubblico sempre più giovane

Sanremo, sospetti di plagio per tre brani. Baglioni: "Mai fatta la guerra a Salvini"
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7 Febbraio 2019 - 14.23


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Ste. Mi.

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Sanremo 2019 proclama in conferenza stampa per voce del vicedirettore di Rai1 Claudio Fasulo 2 milioni 700mila interazioni sui social, gongola per il quasi mezzo milione di spettatori del festival tramite Raiplay e non il teleschermo, e nel frattempo dai social arrivano bordate. Non gli attacchi meschini a cui ha risposto Claudio Bisio dal palcoscenico martedì sera smontandoli, ma qualcuno ventila ipotesi di plagio per tre cantanti: Achille Lauro per la sua canzone “Rolls Royce” che secondo il rapper Frankie Hi-Nrg e poi altri assomiglia a un brano degli Smashing Pumpkins , “1979”; Arisa la cui “Mi sento bene” a qualcuno ha ricordato “Dio è morto” dei Nomadi; l’inizio di “Per un milione” di Boombadash per alcuni utenti rimanda a “Despacito” di Luis Fonsi. Notizie fondate o senza alcun fondamento?  Per quanto possiamo valutare, non ci sembra si possa parlare di plagi ma di rimandi, echi, suggestioni. I tecnici del festival nel caso risponderanno.
Il filo del discorso sugli ascolti è: il calo fisiologico rispetto alla prima serata è stato solo di due punti e poco più invece di cinque come l’anno scorso, il direttore di Rai1 Teresa De Santis e tutti gli altri se ne dicono felici. D’altronde la seconda serata ha in effetti tenuto.

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Baglioni 1: mai fatta la guerra a Salvini
“Salvini ha twittato viva Sanremo. Pace fatta?”, gli chiede un giornalista. “La guerra da parte mia non c’è mai stata, sono felice che ci sia uno spettatore così illustre”, ribatte diplomatico il direttore artistico-conduttore-cantante”.
Baglioni 2: gli artisti esclusi fanno macumbe
Ricorre la domanda: farà un Sanremo tre? “Se non vengo da direttore artistico, il prossimo anno potrei venire da ospite col nuovo disco, perché no? Forse lo farei per una missione ancora verso la parte musicale. Ma dopo 50 anni vorrei anche chiudere il mio lavoro perché ogni tanto mi dimentico di farlo e dedicarmi alle mie cose. E farmi anche un po’ meno nemici, fare Sanremo vuol dire avere le macumbe degli altri mille artisti che vorrebbero ma poi non arrivano all’Ariston. Al momento escludo un altro festival , ho ancora un lavoro nella vita penso di proseguire”. Ma non si può mai dire

Claudio Bisio: verificata la par condicio per “La lega dell’amore”
L’attore-conduttore è “molto più contento della prima sera, ci siamo sciolti e rilassati”, e guarda Virginia Raffaele. Poi svela un possibile intoppo da par condicio: “Quando ho detto di voler fare la canzone “La lega dell’amore” da Roma si sono interrogati perché ci sono le elezioni in Abruzzo. Se c’erano riferimenti facevo un passo indietro: è una canzone di Rocco Tanica del 1993 per mio spettacolo teatrale”.
Conferma e anzi dà la linea Teresa De Santis: “Abbiamo verificato per la condicio, mi è stato sottoposto il problema non sono stata io a porlo”. E sui tweet letti davanti a dieci milioni di spettatori dando nome e cognome, come chiede una cronista, Bisio ribatte: “Le cose davvero orrende non le ho lette. Ieri ho letto due cognomi, sono veri, smettessero di scrivere stupidate: è umiliante riceverle. a volte ricevi minacce vere. Va beh, smetto di dire cognomi”. E fa spoiler di se stesso: “Antonio scrive: ‘Un comico non può portare fiori, scusa ma ti stimo troppo’ Sto pensando alla risposta”

Virginia Raffaele: “Da conduttrice fai meno che in un tuo show”
Assodato che Virginia Raffaele nella sua “Carmen” non era in playback (alcuni l’hanno pensato, in sala stampa risponde fischiettando), la comica tiene il profilo da conduttrice, non da attrice che scalpita: “Siamo al servizio del festival, dove c’è più spazio Claudio Bisio e io facciamo, dove ti chiedono di esserci come conduttrice sai che farai meno di quanto faresti in uno show”.

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Teresa de Santis, Rai1: “Non prevedo né escludo un Baglioni ter”
La responsabile della prima rete ripete quanto già dichiarato: sul Sanremo 2020, quello del 70esimo festival “ritengo prematuro parlare di qualsiasi cosa ma nulla esclude possa essere un progetto di Claudio”. Ringrazia Striscia la notizia per averle dato il Tapiro d’oro, che le mancava, è felice perché parla di “goal tra i giovani” con un 61,5% di share tra i giovanissimi tra gli 8 e i 14, un 52,4% tra i maschi 15-24 anni, e “andiamo benissimo tra i laureati e ci dà molta soddisfazione”.

Claudio Fasulo, vicedirettore: “Non c’è nulla che va in onda che non sia stato proposto dagli autori. E il ringiovanimento è importante” dacché, spiega, per la rete ammiraglia è stata accusata di una programmazione e di un pubblico antidiluviani. Il vicedirettore smentisce progetti di Rai1 sul Quartetto Cetra e snocciola l’ordine di apparizione della terza serata, quella di oggi, giovedì 7:

L’ordine di ingresso dei dodici cantanti stasera
Mahmood
Enrico Nigiotti
Anna Tatangelo
Ultimo
Francesco Renga
Irama
Patty Pravo con Briga
Simone Cristicchi
Boomdabash
Motta
Zen Circus
Nino d’Angelo e Crovi

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