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Sanremo, Ornella Vanoni si merita lo scettro della terza serata

La cantante intavola una gag con Virginia e le scappa un "porca puttana". Venditti effetto "nostalgia", idem Raf e Tozzi. Rovazzi rende il palco una disco. Meno adrenalina di martedì

Sanremo, Ornella Vanoni si merita lo scettro della terza serata
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7 Febbraio 2019 - 20.36


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A cura di Stefano Miliani

La cronaca della serata. La terza notte di Sanremo 2019 ha una vincitrice inaspettata. Il numero più vivace e sorprendente resta quello di Ornella Vanoni che si auto-prende in giro e rimbrotta Virginia Raffaele che proprio a Sanremo ne aveva fatto la parodia. “Mi hai rovinata”, incalza la cantante e le scappa un “porca puttana”. Rivendica che a una certa età “si può dire qualsiasi cosa” e incalza la Rai a non prendere l’abitudine a invitarla gratis come stasera. Non è una giovincella e non si arrende. Peccato si sia un po’ rifatta. Come la collega Patty Pravo che lei stessa va a introdurre e saluta. Una lezione di auto-ironia. Eccellente sketch in coppia.
Nel complesso una serata meno vivace della seconda, o meglio: martedì si respirava più adrenalina. C’era chi temeva, e chi sperava, anche in qualche incursione politica. Ma la satira politica resta fuori dal Baglioni-pensiero sanremese, peraltro con la par condicio (si vota in Abruzzo) non si può nemmeno sfiorare la politica, e il comico Paolo Cevoli in veste di ex assessore trombato con tanto di tuba parla a raffica, strappa un sorriso ma difficilmente irriterà qualcuno che non sia un po’ nevrastenico.
Toccante Serena Rossi che interpreta Mia Martini nella fiction “Io sono Mia” in onda su Rai1 prossimamente e regge bene la difficile prova canora live all’Ariston. Lo lascia con un messaggio: “Su Mia Martini pensavo a una violenza, a una ingiustizia, era una grande donna ed è il momento per chiederle scusa da questo palco”. La cantante venne emarginata perché una diceria meschina le attribuiva il carico di essere porta-sfortuna. All’attrice cantante però Baglioni poteva lasciare la scena fino in fondo, invece di impostare un altro duetto. Lo spazio non gli manca. Rovazzi, ospite per richiamare il pubblico giovanile, con Fausto Leali e Baglioni trasforma il palcoscenico in una disco sui suoi hit. Poteva inventare qualcosa di inaspettato, è in grado di farlo. 
Acclamato Antonello Venditti, ma non in termini stratosferici: strappa l’effetto nostalgia per la giovinezza con “Sotto il segno dei pesci” e, in Baglioni, in “Notte prima degli esami” ed è in ogni modo in ottima forma. La platea applaude Raf e Umberto Tozzi i quali trascinano sia il pubblico al ballo sia i tre conduttori in un quintetto in “Gente di mare”. Presenza di scena sì, ma cova l’impressione che Tozzi non abbia la possanza di voce con cui conquistò mezzo mondo con “Gloria” nel 1979. Il tempo è passato.  Alessandra Amoroso, anche lei ospite, finisce per piangere.
Ormai sono una rodata coppia di fatto. Buon numero quando Virginia Raffaele e Claudio Bisio hanno strapazzato “Un fiore” di Sergio Endrigo. La comica ha trasformato il fiore in fiordo, il tavolo in flipper, l’inno all’armonia organizzato dal comico è andato a farsi benedire. Per fortuna: se no sapete quanta melassa … Però Bisio che da un tweet di un prete promette di tornare a messa dopo trent’anni l’effetto melassa lo cerca.

Un’osservazione tecnica per chi segue il festival su Raiplay: forse per i tanti spettatori online che la Rai dà in crescita la trasmissione via web ha avuto qualche inciampo? Si è impallato per pochi secondi più volte, almeno a chi vi riferisce questa cronaca, mentre altri siti funzionavano.
Infine sulle classifiche: quella di ieri e di stasera, iper-parziali, tengono poco alta la tensione. Non incidono a sufficienza.

La classifica parziale della terza serata decretata dalla sala stampa:

Fascia blu (i più votati)
Simone Cristicchi
Mahmood
Irama
Ultimo

Fascia gialla (intermedia)
Enrico Nigiotti
Motta
The Zen Circus
Francesco Renga

Fascia rossa (i meno votati)
Anna Tatangelo
Nino D’Angelo e Livio Cori
Boomdabash
Patty Pravo e Briga

La serata minuto per minuto

Una “finestra” per Simone Montedoro e Anna Ferzetti, i conduttori del “prima festival”, la striscia tra il Tg1 delle 20 e l’inizio del festival ogni sera. Fanno quello che possono, Montedoro tira avanti il tormentone di voler cantare e nessuno vuole farlo cantare, ma di fatto devono riempire una scarsezza di idee su quel che devono fare. Senza idee brillanti è un compito improbo.

Per Rocco le storie d’amore sono “un paradiso da visitare, lavorano per gli sconclusionati, per quelli come me e come te”. Un assist per “E tu” per Baglioni alla chitarra. Un po’ più rock e applausi a ritmo e in coro. 

La recriminazione di Rocco Papaleo a Baglioni: “Accoccolato al mare”. Il conduttore del dopo festival non si schioda dal palcoscenico. “Ho una recriminazione, le tue canzoni hanno segnato i miei insuccessi sentimentali. Nel 73 ero lì accoccolato seduto al mare, la ragazza si sdraiò, io rimasi accoccolato e tutta l’estate i miei amici cantarono accoccolati al mare”.

Serena Rossi: su Mia Martini pensavo a una violenza, a una ingiustizia, era una grande donna ed è il momento per chiederle scusa da questo palco.

Virginia recita Dietro la collina scritta da Baglioni per Mia Martini con il musicista al piano. Introducono Serena Rossi, protagonista della fiction Rai “Io sono Mia”.  Baglioni e l’attrice-cantante duettano. Ma non poteva farsi da parte, per una volta, il direttore artistico?

Rovazzi manda un messaggio al caro papà “lassù” , “quello che accade è anche colpa tua, visto che l’ultima volta nonho fatto in tempo”. Rovazzi ha trasformato in disco il palcoscenico insieme a Baglioni e, a sorpresa, Fausto Leali

Ospite Rovazzi. Che si autoproclama “distrutture artistico” e ha preso il posto di Bagioni. Su Raiplay ogni tanto la trasmissione si interrompe. Forse troppo traffico online. Rovazzi si limita al suo “Andiamo a comandare”. Vuole andare sul sicuro. Per sé. Prosegue con “la vastità del cazzo che me ne frega”, altro suo hit su youtube e online. 

Crovi e Nino D’Angelo ultimi in gara. Che resta la parte meno avvincente perché molte canzoni non sono avvincenti, per quanto si avverta il notevole sforzo di Baglioni e selezionatori di ampliare l’orizzonte e comprendere più generi compresa la trap. Ma più di tanto a Sanremo non si può azzardare.

L’ospite comico Paolo Cevoli. Fa l’ex assessore “trombato” “Gangini con Bisio. “Mi hanno trombato mi sono dato alla musica”. E sui politici: “Sono di un permaloso…”. Sulle zie che hanno lanciato reggipetti e altro a Baglioni quando cantava il passerotto, Cevoli spiega che le zie “hanno votato male”. Propone il festival in Romagna il 2 novembre, dato il pubblico gli pare la data più adatta. Il comico-ex assessore critica il festival: “poca passerina”. Su Virginia: “Metteteli le calze a rete, imputtanitela”. Parla a raffica. Com’è suo costume. Difficile prendere tutte le battute. Per la par condicio (si vota in Abruzzo) la politica non si può sfiorare.

Gli Zen Circus, penultimi della serata, con “La dittatura dell’amore”.

“Dov’è l’Italia” di Motta è uno dei brani più azzeccati. Musicalmente. E perché parla di cosa può provare uno che arriva su un barcone.

Quintetto su “Gente di mare” che Raf intepretò con Tozzi, uno dei suoi hit. Quintetto perché si aggiungono Baglioni, va da sé, e pure Virginia e Bisio che se la cavano.

Gli spettatori cantano “Si può dare di più”: Tozzi, Enrico Ruggeri e Gianni Morandi ci vinsero un festival, Raf era tra gli autori.

Raf e Umberto Tozzi ospiti: due che devono molto a Sanremo. La platea li segue in piedi. Medley di canzoni. Anche loro per promuovere il tour imminente. Ma nelle voci manca qualcosa. “Gloria” di Tozzi conquista il pubblico.

Esercizio di “fast posing” per Baglioni cui lo sottopone Virginia: è quando le modelle assumono posizioni ed espressioni a raffica a vantaggio dei fotografi. Lui la parte dell’impacciato “anziano”. Prevedibile.

Reggaetron con i Boombadash. Niente di sconvolgente, la platea si muove e agita a ritmo. Pezzo senza infamia e senza lode (anzi no, il testo è davvero mediocre)

Bisio promette di andare a messa: ci mancava questa.  Il comico riferisce i messaggi dai social: “Carlo da Milano mi chiede se Baglioni è veramente così. Sì. E poi cita un prete, Salvatore: “Sei un bravo comico ma vai a messa, dobbiamo andare tutti in Paradiso”. “Non vado a messa da trent’anni ma mi hai commosso, in questo mondo infernale dei social parli di paradiso, prometto che dopo il festival ci andrò”. E qualcuno aveva paura di parole incendiarie …

Simone Cristicchi scantona da soliti temi con la sua “Abbi cura di me”. Anche lui con giacca damascata: Bisio insegna?

Patty Pravo, che se non avesse toccato il viso come lo ha fatto toccare sarebbe più bella, e il suo compagno sanremese Briga.  Sono in gara. Brano medio. 

Vanoni e Virginia cantano “La voglia la pazzia” e ricordano che la Dc censurò la canzone. Ornella vuole salutare Patty Pravo e la saluta: “A una certa età si fa quello che si vuole”. “Per me l’hai fatto da quanto avevi 15 anni e va bene così”, replica Virgnia. “Alla Rai: sono venuta a gratis, non diventi un’abitudine”. Ornella fa la Vanoni, Virginia fa Patty Pravo, Patty Pravo fa Patty Pravo, se è come sembra in parte improvvisata è una bella gag. Il pezzo comico finora più divertente della serata.

Ecco un bel duetto comico. Entra Ornella Vanoni a “sorpresa”, come se fosse in gara. E rinfaccia alla comica l’imitazione sanremese. “Mi hai fatto passare per una rincoglionita” le dice. Poi aggiunge: “Mi hai fatto passare anche per una maniaca sessuale e l’anno scorso quando mi hai imitata Carlo Conti ti ha salutata dicendoti Ciao Ornella, non sai che inferno mi hai fatto passare porca puttana…”.

Baglioni duettante per la seconda volta. In “Io che non vivo senza te” dello scomparso Pino Donaggio con Alessandra Amoroso. Standing ovation, lei piange. “Emozionata”. Si vede.

Secondo ospite della serata, Alessandra Amoroso. Canta “Dalla tua parte”. In vista di un tour. Un altro classico prodotto senza tanta originalità interpretativa. Ringrazia Baglioni perché l’ha chiamata e perché dice, lui l’ha aiutata a capire un po’ più della musica nei suoi dieci anni di attività (di Alessandra): sviolinata.

Irama con giacca damascata. Come entra, Bisio osserva quella che indossa lui, damascata. Perplesso.  Alla sua canzone sulla violenza di un padre su una figlia nella “Ragazza con il cuore di latta” si accompagna con un coro gospel. 

Il turno dell'”universo che riempie le mani” di Francesco Renga. Senza scosse.

Il fiordo, il fluoro, Floris e il flipper al posto del fiore di Endrigo. Armonia strapazzata (per fortuna) “Ci vuole un fiore” di Sergio Endrigo di Bisio e Virginia perchè Baglioni vuole armonia. Tutto procede come da copione finché lei inserisce un “fiordo” al posto del fiore, poi “fluoro” al posto del fiore, “Floris”, e ancora “flipper” invece del tavolo. Perfino il coro sostituisce il fiore con il “filtro”: glie l’ha detto Virginia. Bisio si infuria. Il “messaggio di pace” e di armonia per fortuna è stato strapazzato.

Le 22 si avvicinano, lo spettacolo non ha avuto punte d’eccellenza, procede come da programma. Ieri era partito con maggior verve.

Segue Ultimo con “I tuoi particolari”.

Virginia e Bisio: chi vince qui andrà all’Eurovision a Tel Aviv il 18 maggio. La Rai trasmetterà la finale e sabato sapremo chi sarà. Semplice comunicazione di servizio e promozionale. 

Altra concorrente, Anna Tatangelo con le anime di notte che “non si perderanno mai”. Tanto per cambiare.

Bisio torna sui messaggi ricevuti, come ieri, ma stavolta senza citare il cognome di chi lo ha inviato. Francesco gli scrive. “Perché non parli del traffico di organi? Perché non ti pagano?” “E il rolex”. “Ho cercato il nesso ma non l’ho trovato. Posso dire che sono contro il traffico di organi, la tratta delle bianche e le sparatorie. Anche Baglioni è contro”. Può fare di meglio.

Il duetto con Baglioni è su una canzone di Venditti: “La notte prima degli esami”. Puntano sull’effetto nostalgia.

Siamo sulle rievocazioni. Baglioni da ragazzo, il padre firmò la cambiale per il suo primo pianoforte comprato a Sora (Roma) e lui si sentì triste per gli altri pianoforti.

Siamo “Sotto il segno dei pesci”. Antonello Venditti pubblica in versione aggiornata il suo disco di 40 anni fa ed è il primo ospite. “Unità per noi che meritiamo un’altra vita”, intona il cantautore romano. Bella interpretazione. Applausi. Niente di stratosferico nella reazione in sala. Qualche problema su dove posizionare Venditti e Baglioni davanti alle telecamere.

Bisio con grammofono introduce Virginia che canta Mamma di Beniamino Gigli. E si inceppa come un vecchio grammofono con la puntina che salta. Archeologia per i più oggi, certo per i più giovani. Mimica facciale, interruzioni a ritmo, orchestra che si ferma al secondo giusto. La Raffaele non può limitarsi a fare la conduttrice.

Il “Nonno Hollywood” di Enrico Nigiotti: bello pensare al nonno che se n’è andato, la canzone però non ha un briciolo di innovazione. Eppure viene da Livorno da dove sono emersi artisti come Ciampi, Bobo Rondelli, i Virginiana Miller …

Mamhood primo dei dodici artisti. Nella presentazione di rito: “Parla di Ramadam”. Cittadino italiano.

Prima freddura di Baglioni: un conto è il regolamento di Conti, un conto il regolamento di Baglioni. “Satira politica”

Primo numero della serata. Con Bisio che mima ogni parola come nel gioco dove si mimano titoli di film. Non mancano pernacchiette e gesti per riprendere la punteggiatura mimata ieri da Bisio alle canzoni di Baglioni. Sì, partono lisci, scivolando tranquilli.

Virginia è “The Queen”, Bisio è “The King” e il comico ricorda che il direttore d’orchestra Wesley è inglese e in tempi di Brexit … “allora abbiamo un extracomunitario” esclama il direttore artistico.

Claudio Baglioni apre la serata con la sua “Viva l’Inghilterra” e balletto con bombetta e minigonne scozzese. Il che accade nei giorni in cui Londra e Bruxelles dibattono su come avere una Brexit dolce vince che aspra lacrime e sangue.

Venditti, Vanoni, Rovazzi, Tozzi tra gli ospiti
Gli altri ospiti sono Antonello Venditti, che al Tg1 fa sapere di eseguire per la prima volta dal vivo in tv “Sotto il segno dei pesci”, Alessandra Amoroso, Raf e Umberto Tozzi in vista di un tour insieme, Ornella Vanoni. Salgono sul palcoscenico anche Fabio Rovazzi, l’attrice Serena Rossi che presenta il film tv nel quale interpreta Mia Martini “Io sono Mia”, in onda su Rai Uno martedì 12 febbraio, e il comico Paolo Cevoli.

Motta: le voci dal barcone per trovare l’Italia
Motta dall’Ariston ai cronisti ha raccontato la genesi del suo brano “Dov’è l’Italia”: “Enzo, un marinaio di Lampedusa, ha raccontato che una notte in mare ha sentito nel buio delle voci che provenivano da un barcone: ‘Dov’è l’Italia?’ chiedevano. Non ho saputo e non so rispondere”

L’ordine di ingresso dei dodici cantanti stasera
Mahmood
Enrico Nigiotti
Anna Tatangelo
Ultimo
Francesco Renga
Irama
Patty Pravo con Briga
Simone Cristicchi
Boomdabash
Motta
Zen Circus
Nino d’Angelo e Crovi

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