Alberto Angela con le sue “Meraviglie. La penisola dei tesori” in prima serata su Rai1 miete successi e incontra il favore dei telespettatori. La cultura quindi piace. Nella terza puntata mercoledì 17 il conduttore-divulgatore ha avuto 5 milioni 823mila spettatori e il 23.81 % di share raccontano la Torre pendente, il Duomo, il Battistero a Pisa, i Sassi di Matera perfetto set cinematografico per Pasolini e Mel Gibson e meta turistica, non più “vergogna d’Italia” come furono definiti negli anni ’50, infine le Dolomiti. È stato il programma preferito della giornata. E un dato a cui la tv presta molta attenzione: “Meraviglie” è stato il programma più visto dai ragazzi i 15-24 anni con uno share del 20,90%. Inoltre, come registra la stampa, sui social è seguitissimo.
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Con il suo viaggio tra le bellezze d’Italia Angela continua a cavalcare la cresta dell’onda. Era salito sull’onda con la prima puntata del 3 gennaio sul Cenacolo di Leonardo a Milano, Siena e la Valle dei Templi ad Agrigento, con più di 5,662mila telespettatori e il 23,84% di share. Non era sceso dall’onda con la seconda tappa del 10 gennaio sulla Reggia di Caserta, le Langhe in Piemonte, Assisi (con incursioni decisamente poco conosciute come gli ambienti sotterranei con pareti affrescate dell’antica Roma) che aveva avuto 5 milioni 682 mila spettatori e il 23,31 % di share.
La scaletta è la stessa per ogni serata: Tappe al nord, al centro, al sud, per quattro puntate: la prossima il 24 gennaio dove andrà nelle Ville progettate dal Palladio nel Veneto, nelle necropoli etrusche di Cerveteri e Tarquinia nell’alto Lazio, fra i Trulli di Alberobello e a Castel del Monte in Puglia.
Il tono dei commenti: @_ximightbewrong twitta: “Ma non possono fare un canale dedicato dove Alberto Angela ci insegna cose 24/7? Diamo un senso al canone #Meraviglie”. Le ragioni? Certo la capacità di narrare, anche con iperboli e immagini fantasiose, con riprese oltre che d’altissima qualità spesso sorprendenti, e il saper sfatare luoghi comuni e leggende con un approccio scientifico .
