La forza delle donne: il documentario su guerra e accoglienza in Iraq e Kurdistan

Il film di Laura Aprati e Marco Bova racconta il coraggio di quelle donne che vivono la quotidianità della guerra.

La forza delle donne: il documentario su guerra e accoglienza in Iraq e Kurdistan
Preroll AMP

GdS Modifica articolo

14 Gennaio 2018 - 18.51


ATF AMP

Il 16 gennaio alle 11 presso la Stampa Estera a Roma viene presentato il documentario “La forza delle donne” di Laura Aprati e Marco Bova, realizzato con il sostegno di FOCSIV (la Federazione degli organismi cristiani servizio internazionale volontariato) e con il contributo di Cinzia Cococcia. Girato nei primi sei mesi del 2017 tra Kurdistan iracheno, a Mosul Ovest durante le fasi della liberazione, e in Libano sino al confine con la Siria.

Top Right AMP

“Quando vivi nella guerra molti dei tuoi anni sono completamente perduti”. Così dice la giornalista libanese Rima Karaki, cresciuta durante la guerra civile a Beirut.

Quando i bambini di Mosul, Qaraqosh, Hama o Aleppo cresceranno cosa si porteranno dentro?

Dynamic 1 AMP

Cosa ricorderà la bimba di Mosul Ovest che ha tenuto compagnia al cecchino iracheno a cui diceva “Vorrei morire al posto di uno di voi”.

Il documentario è un viaggio nella quotidianità della guerra, della fuga e dell’accoglienza vista dalla parte delle donne, quelle che, come dice l’esperto di diritti umani Omar Nashabe, “hanno un ruolo veramente importante perché sono quelle che sopportano i periodi difficili. Lo fanno per i bambini, per la casa, per trovare una soluzione alla carenza dell’elettricità, per trovare l’acqua, il cibo. È  tutto sulle loro spalle. Loro hanno un ruolo di leadership.”

Ma il documentario è anche un viaggio nelle religioni, dalla yazida alle sfaccettature della musulmana e della cristiana.

Dynamic 1 AMP

Un viaggio geopolitico alla ricerca delle identità nate, cresciute e disperse in quella che era l’antica Mesopotomia, lì dove è nata la cultura, la scrittura. La terra fertile tra Tigri ed Eufrate.

Il documentario pone subito la domanda sull’accoglienza. Accogliere è spesso, in quei luoghi come in Europa, un “problema”: economico, sociale, di integrazione.

Una donna libanese racconta la sua esperienza e dichiara subito “noi abbiamo un problema con i rifugiati”.

Dynamic 1 AMP

Un sentire comune a tutte le latitudini: arrivano e ci tolgono i posti di lavoro, le case. 

Ma la donna libanese conclude: “sono una madre e una madre deve aiutare sempre”.

Ed è lei, Nawal, che rappresenta entrambe le facce del problema : la paura dell’altro e la volontà di portare aiuto.

Dynamic 1 AMP

Questa dicotomia ha fatto anche nascere l’idea di un tour per l’Italia proprio per mettere a confronto, da noi, queste realtà (tutte le date sul sito www.laforzadelledonne.com)

FloorAD AMP
Exit mobile version