Il 15 luglio 1997, a Miami Beach, veniva ucciso Gianni Versace, stilista che ha segnato l’alta moda nel mondo. Dal 19 gennaio su FoxCrime (canale 116 di Sky) sbarca la serie tv “American Crime Story: The assassination of Gianni Versace”, che si basa sul libro-inchiesta della giornalista di Vanity Fair Maureen Orth, “Vulgar Favors”, e uscito in Italia per l’editore Tre60 con il titolo “Il caso Versace”. L’argomento è l’assassinio dello stilista da parte di Andrew Cunanan. Donatella Versace è impersonata dalla premio Oscar Penélope Cruz, Édgar Ramírez interpreta lo stilista, la star del latin popo Ricky Martin è Antonio D’Amico, il compagno di Gianni Versace, e Darren Criss veste i panni Cunanan, l’omicido.
Con la serie la famiglia Versace prende nettamente le distanze e fa sapere di non essere stata minimamente coinvolta nella serie tv né di averla autorizzata, di non aver autorizzato il libro, di non essere intervenuta nella sceneggiatura e quindi ritiene che la serie vada “considerata un’opera di finzione”. Una presa di distanza che può suonare come un attacco a quanto racconterà la storia.