Ancora molestie: a Vice comprato il silenzio delle donne abusate

Il quotidiano rivela che nella famosa società di produzione di magazine televisivi decine di giovani oggetto di pesanti comportamenti da parte dei loro colleghi, tra cui anche un dei vertici

Ancora molestie: a Vice comprato il silenzio delle donne abusate
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24 Dicembre 2017 - 11.14


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La scure delle inchieste esclusive del New York Times sulle molestie sessuali questa volta si è abbattuta su Vice Media, che secondo il quotidiano ha siglato quattro accordi (che contemplano il versamento di congrui risarcimenti economici) con delle impiegate per evitare che esse rendessero note delle vicende di molestie sessuali.
Il gruppo Vice Media, produttore di magazine televisivi di successo, ha presentato le sue scuse ufficiali ieri, a seguito della pubblicazione del servizio del New York Times che ha rivelato una ”cultura della molestia sessuale in seno alla società”.
Il New York Times ha intervistato un centinaio di impiegate, attuali o che non lo sono più. Tra i quattro casi oggetto di un accordo c’è anche quello che riguarda il dirigente Andrew Creighton, che ha versato 135 mila dollari ad una ex impiegata che sarebbe stata licenziata per avere rifiutato di fare sesso con lui.
Più di una ventina di donne (tutte molto giovani) hanno detto di avere subito o essere state testimoni di comportamenti inappropriati, da baci forzati ad avances sessuali. Tre impiegati di Vice per queste vicende sono stati licenziati, come ha rivelato la stessa società in un comunicato.
”Dal livello più alto al più basso, abbiao cercato, come impresa, di creare un ambiente di lavoro dove ciascuno, ed in primo luogo le donne, si senta rispettato e capace di emergere” hanno detto, in una dichiarazione congiunta rivolta ai dipendenti di Vice, i cofondatori della casa di produzione, Shane Smith e Suroosh Alvi.
I due comunque hanno ammesso che, al di là delle regole, in seno alla società si è sviluppata una ”cultura machista”.
“È successo sotto la nostra responsabilità e abbiamo abbandonato così tante persone. Siamo davvero dispiaciuti “, scrivono i due. “Vogliamo presentare le nostre scuse più sincere e esprimere il nostro rammarico per aver contribuito a perpetuare il sessismo nel settore dei media e della società in generale”.
Shane Smith e Suroosh Alvi hanno annunciato una serie di riforme interne, come l’assunzione di un nuovo direttore delle risorse umane e la nomina di un comitato consultivo di cui farà parte Gloria Steinem, nota femminista.

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