Una soluzione simile a quella delle compagnie telefoniche sui mobile quella che Sky Italia adotterà in autunno, cambiando il metodo di fatturazione dei proprio abbonamenti, che ne cambierà anche il costo.
Dal primo ottobre infatti il canone che prima era mensile sarà addebitato ogni quattro settimane, portando il numero di canoni dovuti in un anno da 12 a 13. Poiché i prezzi mensili rimarranno invariati, è stata Sky Italia a confermare che questo comporterà un aumento della spesa dell’8,6% per tutti i clienti, a parte le tariffe promozionali, che di solito sono offerte riservate solamente ai nuovi clienti. Per questi ultimi, una volta scaduta la promozione, si applicherà il nuovo metodo di fatturazione.
Sky ha però anche specificato che, poiché si tratta di un cambiamento unilaterale del contratto, i clienti potranno esercitare il proprio diritto di recesso senza costi aggiuntivi e senza penali entro il 30 settembre: per farlo occorrerà inviare una raccomandata a Sky. L’emittente ha infine affermato di aver reso più facili da consultare i documenti relativi alle condizioni di abbonamento, creando una pagina informativa apposta.
Una decisione che sicuramente non farà felici molti abbonati, che già sui social stanno esprimendo il proprio dissenso: porterà anche a un recesso dagli abbonamenti in massa?
