I loro nomi significano amore, pazienza e giustizia. Sono Fikir, Tigist e Fiteh, le tre adolescenti protagoniste di “The Tibeb Girls”, progetto di Whiz Kids Workshop, il cui obiettivo è incentivare il cambiamento culturale e sostenere i diritti delle bambine e delle adolescenti etiopi a poter decidere della propria vita, ad avere accesso all’istruzione e all’assistenza sanitaria. Secondo la campagna delle Nazioni Unite “Girl Up”, infatti, in Etiopia solo il 38% delle ragazze e delle giovani donne tra 15 e 24 anni sono andate a scuola, 1 su 5 è sposata prima dei 15 anni e tra 15 e 19 anni sono 7 volte più a rischio di contrarre l’Hiv rispetto ai loro coetanei maschi. Inoltre il 12% delle ragazze tra 15 e 19 anni è già madre o sta aspettando il primo figlio.
Il progetto prevede la realizzazione di una serie animata con le tre supereroine (oltre a radiodrammi e fumetto per raggiungere le aree rurali e più lontane del Paese): quando c’è qualche bambina o ragazza che ha bisogno di aiuto, le tre protagoniste diventano Power Girl, Whiz Kid Girl ed Empathy Girl. “Come molte persone sono cresciuta con le Powerpuff Girls (serie americana creata da Craig McCracken e prodotta da Hanna-Barbera per Cartoon Network. In italiano è stata tradotta come “Le Superchicche”, la prima puntata è andata in onda nel 1998, ndr) – ha detto Bruktwit Tigabu – e spero che questa nuova serie animata, nata in Etiopia, possa ispirare una nuova generazione di bambine nel mondo”. Nella serie si parla di tutte le questioni che si trovano ad affrontare le bambine e le ragazze nel Paese (dai matrimoni precoci alle questioni sanitarie), con l’obiettivo di favorire la condivisione e la conversazione tra ragazze, famiglie e comunità.
“Tibeb Girls” fa parte del programma “Tibeb” (termine che in amarico significa “saggezza”), il cui obiettivo è generare un cambiamento sociale, aiutare le adolescenti a conoscere i cambiamenti che avvengono alla loro età e a esplorare il mondo in maniera sana. Oltre alla realizzazione della serie animata, il programma comprende i “Tibeb School Clubs”, guide interattive per dare informazioni su questioni sanitarie e riproduttive agli studenti, e azioni per consentire a ragazze e donne di accedere ai servizi sanitari. “Stiamo cercando sostegno per la stagione pilota di ‘Tibeb Girls’ e vogliamo far crescere il programma in futuro: i personaggi e le storie per 13 episodi per la radio e altrettanti per la tv sono pronti – continua Tigabu – Una volta in onda speriamo di rendere il progetto sostenibile attraverso la pubblicità: il nostro obiettivo è far capire alle ragazze che ci ascoltano o guardano che possono diventare loro stesse supereroine per sé e per la loro comunità”. (lp)