Dopo l’odio scatenatosi nei suoi confronti, il conduttore di Affari tuoi, Flavio Insinna, valuta un impegno in politica.
“Quella contro di me non è solo una campagna di odio puro. Quando arrivi a mandare in onda gli estratti del mio libro in cui parlavo dell’amore per mio padre che stava morendo, arrivando ad associare il racconto di quando ho sognato di picchiare l’infermiera nientemeno che alla parola ‘femminicidio’, allora siamo oltre. Siamo agli avvertimenti. Per quanto famoso, resto comunque un saltimbanco. Non sono un potere forte, sono una persona sola. E ora ho davvero paura”. Lo afferma Flavio Insinna in un’intervista al Corriere della Sera.
Il conduttore spiega il motivo il per il quale si sente in pericolo: “Iniziamo da ‘Striscia’. Ho una persona potentissima contro di me, che sono solo”. Perché pensa che Antonio Ricci ce l’abbia con lei? “Perché ho avuto l’ardire di condurre un programma che andava nel suo stesso orario, e andava anche bene. E poi perché solo l’unico, insieme a Bonolis e Fabrizio Del Noce, ad avergli risposto per le rime”, evidenzia Insinna.
Il conduttore parla poi di un eventuale impegno in politica affermando che “all’indomani di quel mio intervento su RaiTre, avrei solo avuto l’imbarazzo di decidere con chi candidarmi. Potevo scegliere di qua o di là, di sopra o di sotto”. Il conduttore aggiunge: “In quei giorni avevo detto di no. Adesso, con la campagna di odio che sto subendo, potrei pensarci”. Insinna, infine, spiega che i fuorionda ad ‘Affari Tuoi’ suscitano in lui vergogna: “Mi vergogno ogni minuto di quelle parole. Faccio una lotta quotidiana contro me stesso per essere migliore”.