Insieme avrebbero dovuto far impallidire i fuochi d’artificio del 4 luglio e invece Carlo Conti e Maria De Filippi hanno decisamente deluso le attese del pubblico. O meglio, hanno messo in scena un Festival di Sanremo identico alle precedenti 66 edizioni. Chi non si sarebbe aspettato di meglio dalle due punte di diamante di Rai e Mediaset? È stato più o meno come quando si acquista un gratta e vinci, ovvero quella sensazione che ti fa fantasticare subito di essere un potenziale miliardario seguita dalla delusione di non avere vinto un bel niente, ma che ti spinge ancora a sperare perché del resto quel gigantesco premio in denaro lo si è mancato solo per un numerino e quindi… si continua a giocare sperando nella prossima (puntata). Insomma, giusto per fare ancora della poesia: è stato un appuntamento al buio andato male – di quelli che non vedi l’ora di fuggire dopo il primo drink.
Troppo diversi tra loro e, nonostante quell’odioso finto buonismo che impera nella tv degli anni ‘10, Carlo e sua “sorella” Maria non sono riusciti a creare quello show che non vuoi finisca mai. L’effetto è proprio l’opposto, anche se nessuno (ammettetelo!) riesce a cambiare canale: non si sa mai arrivi lo scivolone di Maria (che sì, stava cadendo da quei vertiginosi tacchi ma è riuscita a salvarsi con stile dimostrando di essere una grande professionista del mondo dello spettacolo)
Conti è rimasto ingessato nella sua verve istituzionale, perfettamente in linea con lo spirito filo-governativo di Rai1 e fedele al suo pubblico; mentre la De Filippi ha provato con un tocco di verve comica e scapigliata a movimentare la soporifera prima serata sanremese. Lo spirito di Sanremo deve essere riuscito a impossessarsi anche della De Filippi, che però – da vera Queen Mary – si è presa più volte la scena, relegando il povero Conti a comprimario di lusso (si sarà maledetto per averla chiamata a condurre con lui?).
Sì, perché a tratti il palco dell’Ariston si è trasformato nei programmi di Maria De Filippi. E povero spettatore smarrito che guardando Rai1 più è più volte si è ritrovato di fronte a Canale 5, chiedendosi probabilmente il perché di quel canone annuo del Servizio pubblico!
Sono bastate le scale di Sanremo per mettere subito tutto in chiaro le cose già nelle prime battute iniziali: “Qui comando io”, ha fatto capire Maria invitando Carlo Conti al suo fianco. Perché, in effetti, è quello il posto della regina della tv italiana: seduta sulle scale a manovrare le sue marionette. E tra (un’inutile) esibizione di un big in gara e un (altrettanto inutile ospite), arriva il momento “C’è Posta per Te”, con gli eroi nazional-popolari e le loro drammatiche storie per strappare una immancabile lacrimuccia (e far in modo che le orecchie abbiano qualche minuti di sollievo dalle stonature continue dei cantanti in gara) o con la chiacchierata nonsense con Raoul Bova. E infine un pizzico di “Amici” dopo l’esibizione di Ricky Martin, con la De Filippi che ha deciso di parlare del lato b di Carlo Conti (da sottolineare e da applaudire il fatto che ad oggi è l’unica donna che in tv riesce a “sottomettere” il maschilismo televisivo).
C’è solo da augurarsi che per la seconda puntata Carlo e Maria si inventino qualche cosa di “unico e di grande” (citando il grande Lucio Dalla) per evitare una strage di telespettatori uccisi dalla noia (che come potete vedere è già stata rivendicata dall’Isis, come riporta Bufalo News su Twitter).