Frank Underwood scende in campo e se fosse davvero un candidato di questa tornata di primarie americane, sarebbe davvero un candidato agguerrito e disposto a «qualunque cosa per l’America», come recita il suo motto, in grado di sconfiggere, non sempre con le buone, sia i candidati repubblicani che democratici.
Hillary Clinton, Bernie Sanders, Donald Trump, Ted Cruz e Marco Rubio dovrebbero iniziare a preoccuparsi seriamente. Il sito web di Underwoodcon, con l’iconografia, i colori e le parole appare proprio lo stesso dei candidati “reali” che hanno cominciato a darsi battaglia lunedì nel piccolo stato dell’Iowa, così come il discorso e i materiali scaricabili.
L’immagine è tutto nella campagna elettorale statunitense, caratterizzata da elementi identificativi immediati: la bandiera, la famiglia, persino Dio. Frank Underwood e sopratutto i promoter di House of Cards, lo sanno perfettamnete, infatti non hanno perso l’occasione di andare in onda proprio in piene primarie 2016, tra il 1 e l’8 marzo, quando in ben 22 Stati gli elettori saranno chiamati a esprimere la loro preferenza per il candidato di partito.
Frank Underwood ha appena incominciato la sua campagna ma i colpi di scena, siamo certi non mancheranno.