Gomorra: la seconda stagione sarà un conflitto tra maschi

Presentata a Napoli la seconda stagione di 'Gomorra - La serie' in onda su Sky Atlantic Hd a marzo 2016. I produttori: 'sarà una guerra tutti contro tutti'.

Gomorra: la seconda stagione sarà un conflitto tra maschi
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12 Giugno 2015 - 10.11


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Dopo la morte di Donna Imma, il mondo di “Gomorra – La serie” sarà sconvolto da quello che può essere chiamato come un “conflitto fra maschi”: i protagonisti saranno tra Ciro (Marco D’Amore), il sopravvissuto Genny (Salvatore Esposito), e il padre Pietro (Fortunato Cerlino), impegnato a rimettere insieme i pezzi del suo clan. Insomma, la seconda stagione di “Gomorra”, attualmente in corso di realizzazione, sarà un “tutti contro tutti”, dove un ruolo fondamentale avranno le nuove donne della serie tv: Scianel (Cristina Donadio) e Patrizia (Cristiana Dell’Anna).

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I nuovi 12 episodi, che andranno in onda su Sky Atlantic d tra marzo e aprile 2016, sono stati presentati a Napoli, tra una pausa e l’altra delle riprese che per questa nuova stagione hanno interessato, oltre che all’Italia, anche Germania, Croazia e Sud America.

“Si farà anche una terza stagione, già stiamo cominciando a pensarci” ha dichiarato il produttore Riccardo Tozzi. La serie è diventata “la più venduta della storia della tv italiana, l’hanno acquistata 113 Paesi” ha ricorato Andrea Scrosati, Executive vicepresident programming Sky. Fra le novità della seconda stagione c’è sicuramente anche la presenza di un quarto regista: a Stefano Sollima (sua anche la supervisione artistica), Francesca Comencini e Claudio Cupellini si è aggiunto Claudio Giovannesi, pluripremiato per “Alì ha gli occhi azzurri”. “Ora siamo come i quattro Cavalieri dell’Apocalisse” ha scherzato Sollima. “Eravamo un gruppo coeso nella prima serie e lo siamo ancora più adesso – ha aggiunto -. Inizialmente qui c’era una certa diffidenza verso di noi, oggi invece gran parte dello sforzo della produzione è teso a arginare l’entusiasmo del pubblico”.

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La seconda serie ha un budget di circa 16 milioni di euro ed è realizzata coinvolgendo le associazioni che operano sul territorio, per evitare i ritardi e gli errori del passato, oltre al rischio di possibili infiltrazioni della camorra nella lavorazione: “Per la prima serie avevamo fatto 1000 contratti, facendo lavorare più di 4000 persone, impossibile controllare tutti. La realtà di Napoli era molto più complicata di quanto ci aspettassimo, avevamo ‘cappottato’ all’inizio ma ci siamo riassestati presto” ha spiegato Tozzi della Cattleya (al lavoro anche sulla serie tratta da un altro bestseller di Saviano, Zero zero zero) che produce con Fandango, Sky Atlantic, e in associazione con Beta Film.

Roberto Saviano ha dato un contributo importante alla realizzazione ache di questa seconda stagione in qualità di consulente: “Ci aiuta a non semplificare, a districarci in questa realtà” ha dichiarato Sollima. Sempre tenendo conto “che noi raccontiamo un’anomalia, la Campania è piena di gente perbene”. Per Marco D’Amore/Ciro, comunque “se qualche camorrista avesse visto Gomorra, probabilmente si sarà fatto quattro risate. La realtà è molto peggiore, nonostante il nostro sia un lavoro crudo, feroce, di grandissimo sforzo per avvicinarci a raccontarla”.

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