Maurizio Crozza ha aperto ieri 7 aprile 2015, come di consueto, la puntata di “Dimartedì” del 7 aprile. Il comico genovese ha commentato le nuove linee guida del Def di Matteo Renzi. Il premier ha dichiarato che non ci saranno né tagli, né aumenti delle tasse: “Ma fino all’altro ieri non ci servivano 10 miliardi? Cosa è successo? Forse Padoan ha tirato sui soldi col gratta&vinci? La sensazione è che le previsioni di Renzi sul Def abbiano la stessa attendibilità dell’oroscopo di Paolo Fox. D’altronde non riusciamo a prevedere il Pil ad un anno, figuriamoci il Def, le aspettative sull’andamento economico da qui a tre anni.”. Crozza ha poi vestito i panni di Renzi, imitando e facendo finta di essere un astrologo: “Io prevedo i prossimi tre anni. Che cos’è il Def? E’ l’acronimo di Dovremmo Essere Falliti”, ma per Crozza l’Italia è già un paese fallito, ma “ve lo dirò fra tre anni, così gli italiani daranno a Letta” ha aggiunto il Crozza/Renzi.
Il comico si è poi chiesto come può Renzi fare previsioni fino al 2018: “Tre anni fa vi sareste mai aspettati che i lavori dell’Expo di quest’anno li finiremo fra tre anni?” ha aggiunto. Crozza poi chiude con il caso Diaz, visto che l’Italia ieri è stata condannata dalla Corte di Strasburgo per tortura: “Gentiloni ha deciso di ingraziarsi l’Isis dichiarando che l’Italia è pronta all’azione militare – ha spiegato -. Noi italiani? Azione militare? Beh, forse sì. Se quelli dell’Isis sono studenti, li mettiamo alla Diaz…Gli facciamo un c*** così”.