Forse in pochi ricorderanno la serie televisiva “Agrodolce”, girata in Sicilia e andata in onda su Rai3 da maggio 2008 a marzo 2011, quando è stata bruscamente interrotta per gli ascolti insoddisfacenti fatti registrare. La soap opera è tornata prepotentemente alla ribalta grazie alla politica: l’europarlamentare del Movimento cinque stelle ha infatti chiesto a Bruxelles di indagare su dove siano finiti i soldi già stanziati dall’Ue il proseguimento una ipotetica stagione mai realizzata.
«Venticinque milioni di euro di fondi Fas stanziati per la seconda serie della soap opera e mai impiegati. Agrodolce si presenta come l’ennesima occasione mancata per la Sicilia, ma che fine hanno fatto i soldi?». Corrao ha chiesto spiegazioni sul «perché la Regione non ha speso i fondi relativi al progetto e dove ha dirottato tali risorse».
La telenovela è stata cofinanziata dalla Rai e dalla Regione Sicilia attraverso i fondi Fas: «Uno degli obiettivi di Agrodolce – ha spiegato Corrao – era promuovere le bellezze paesaggistiche siciliane. La soap inoltre era stata un’occasione di lavoro per centinaia di siciliani tra tecnici, attori e comparse oltre all’indotto che aveva creato in uno dei territori maggiormente colpiti dalla crisi occupazionale».
In seguito al fallimento della Btl S.r.l., società di produzione della seconda serie, ha continuato Corrao «gli addetti ai lavori sono rimasti privati degli stipendi e del tfr e 25 milioni di euro di fondi Fas stanziati per la seconda serie non sono stati impiegati».