Top Gear, il programma televisivo dedicato alle auto più popolare del mondo (350 milioni di spettatori in 170 Paesi), non andrà in onda domenica 15 marzo 2015. A causare la sospensione l’ennesima ‘bravata’ dello stravagante conduttore Jeremy Clarkson, che pochi giorni fa ha preso a pugni un produttore del programma. La Bbc ha quindi sospeso la trasmissione senza specificare se ha intenzione o meno di confermare Top Hear per la prossima stagione. Il network ha infatti avviato una procedura di indagine, congelando le prossime due puntate, quelle finali dell’edizione 2014/15.
La rete però è subito intervenuta per cercare di salvare Jeremy Clarkson e vedere di nuovo in onda la trasmissione. Il blogger Guido Fawkes ha lanciato una petizione sulla piattaforma change.org che ha già raccolto oltre 660.000 adesioni. Anche il popolo di Twitter si è fatto sentire, con l’hashtag #BringBackClarkson che è regolarmente in testa alle classifiche di popolarità.
Clarkson non ha ancora rilasciato nessuna dichiarazione ufficiale, limitandosi a scherzare su Twitter con gli altri due conduttori, James May e Richard Hammond, proponendo film e serie TV che possano sostituire il loro programma. Infine, anche il quotidiano britannico Sun, dove Clarkson ha una rubrica fissa, si è interessato alla vicenda, scrivendo che il conduttore di Top Gear «si sta gustando una birra fresca aspettando che la faccenda si sgonfi» e citando una fonte a lui vicina la quale afferma che non c’è mai stata alcuna rissa.