La finta di telefonata di Papa Francesco a Paolo Brosio, nella puntata di “Scherzi a parte” di ieri sera, 12 gennaio 2015, ha fatto impennare gli ascolti della trasmissione televisiva condotta da Paolo Bonolis, che ha registrato numeri da record.
Anche il web è letteralmente “impazzito” per la reazione disperata di Brosio, quando ha scoperto di aver parlato con un imitatore del pontefice: #scherziaparte è stato per molte ore l’hashtag in cima agli argomenti di discussione su Twitter in Italia (insieme a “#LeIenePresentanoScherziAParte” e “Brosio”). Addirittura c’è chi ha citato Papa Bergoglio su twitter, supplicandolo di telefonare davvero a Paolo Brosio.
Boom di ascolti: 6,5 milioni di telespettatori. “Le Iene presentano Scherzi a parte” ha totalizzato 6 milioni 478 mila spettatori e il 26.97% di share. Il programma ha raggiunto picchi del 37.79% e di 8.134.0000 telespettatori. Canale 5 ha staccato il diretto concorrente, Rai1: la fiction in prima visione “Ragion di Stato” con Luca Argentero ha registrato 3 milioni 414 mila spettatori con la metà dello share del primo canale Mediaset, ovvero il 12.34%.
Un programma dallo spirito rinnovato. Nonostante sia uno dei programmi televisivi più datati del nostro paese, “Scherzi a parte” è ritornato in tv in una nuova veste, che è piaciuta ai telespettatori. Il programma con al timone Le Iene, gruppo storico di Davide Parenti, e Paolo Bonolis, in questa nuova edizione, mostra al pubblico ogni singolo aspetto degli scherzi senza alcun filtro, inclusi gli imprevisti incontrati durante il percorso. I telespettatori per la prima volta vedono come nasce lo scherzo, gli accordi presi con i complici, cono sono realizzati i sopralluoghi, quali sono le attrezzature impiegate, ecc.
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