Perquisizioni nelle sedi Rai di Roma, Bologna e Milano: è questa l’operazione della Guardia di finanza di Bologna per contrastare la corruzione nata dalle indagini sulla morte di un’anziana signora e del figlio, avvenuta nel gennaio del 2013 causa un incendio divampato nella loro abitazione di lusso in centro a Bologna.
Le indagini hanno avuto una svolta ispezionando le attività economiche delle due vittime: è venuta alla luce una rete di rapporti nell’acquisizione di diritti cinematografici da parte della Rai, Radiotelevisione italiana.
Una delle due vittime del rogo era infatti titolare di società attive nel settore cinematografico: si occupava dell’acquisto di diritti su centinaia di pellicole russe, poi trasmesse dalla tv nazionale. Le pellicole, però, venivano rivendute alla Rai a prezzi gonfiati fino a cinque o sei volte il loro reale valore.
Qui arriva il bello: le cessioni dei diritti di tali film russi, secondo gli inquirenti avvenivano grazie alla compiacenza di un dirigente della Rai.