Rai3 di flop in flop: che fare con Questioni di famiglia?

Logica e parsimonia vogliono che non ci sia un'altra puntata di "Questioni di famiglia", l'ennesimo flop della gestione Vianello di Rai3.

Rai3 di flop in flop: che fare con Questioni di famiglia?
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28 Novembre 2014 - 16.02


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Come si fa a tenere in vita, ossigenandola con altri soldi, una trasmissione, quella condotta da Marida Pijola, se ricordiamo bene, sfornata dalle scuderie di “Porta a Porta”, quando ha racimolato l’1,48 di share con 386mila ascoltatori? Dispiace per Ilaria Cucchi, che nella trasmissione veste i panni di inviata. Ma lei nella vita ha una causa nobile da portare avanti, una giustizia giusta che non abbia buchi neri, come quello che ha inghiottito suo fratello.

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Tornando a Rai3, che dire più di quanto é stato detto? Da flop a flop, con l’apice in Ballarò by Giannini. Una rete con grossi buchi, fatto salvo “Chi l’ha visto?”, format rodato e che, strada facendo, é stato magistralmente corretto dall’impegno giornalistico di Federica Sciarelli, dopo aver lasciato il Tg3 di Bianca Berlinguer. Inchieste da fatti di cronaca che hanno saputo fare notizia e che si sono affiancate ad altre inchieste, vedi Report.

Le une e le altre – si noti – al di fuori dei Tg, e questo dovrebbe far pensare quanti sono impegnati ( sul piano del rinnovamento, e sul sottoscala della conservazione ) a cambiare l’informazione del servizio pubblico. Nel frattempo, che facciamo con “Questioni di famiglia”? E che facciamo con questa catena di flop di Rai3? Comprensibile l’amicizia, ma nel calcio salterebbe la panchina.

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