A distanza di pochi mesi dalla denuncia fatta nei confronti di “The Interview”, film di James Franco e Seth Rogen su un possibile assassinio del Premier Kim Jong-un, il governo nordcoreano è sceso nuovamente in campo contro una produzione cinematografica occidentale. Questa volta al centro delle accuse c’è “Opposite Number”, serie tv britannica di genere thriller politico commissionata da Channel 4. La storia è incentrata su uno scienziato nucleare inglese imprigionato proprio in Nord Corea. La sceneggiatura e l’adattamento sono stati curati da Matt Charman, autore anche del prossimo film di Steven Spielberg ambientato durante la Guerra Fredda.
La Commissione per la Difesa Nazionale nordcoreana ha definito la serie come “malignamente infamante”, considerandola una “forzatura cospirativa” per dare un’immagine sbagliata del Paese. In un comunicato ufficiale, la Commissione ha anche rivendicato la paternità delle armi nucleari (definite di auto-difesa) di cui il Paese dispone, mentre “Opposite Number” suggerisce che tali armi siano state in realtà acquistate illegalmente in Gran Bretagna. Le accuse più forti tuttavia riguardano proprio il governo inglese: “La gravità della situazione consiste nel fatto che questa pagliacciata vergognosa sia stata orchestrata dalla tacita connivenza, dal patrocinio, e tramite l’istigazione di Downing Street, ” riferendosi all’indirizzo dell’abitazione del Primo Ministro britannico Davide Cameron.
La Commissione nordcoreana invita quindi le autorità inglesi a sospendere la serie tv e punire i colpevoli principali, prima di chiudere il comunicato con una poco velata minaccia: “(Il governo inglese) farebbe bene a considerare quali conseguenze avrebbe l’ignorare l’avvertimento (nordcoreano)”. Un avvertimento che avrà sicuramente fatto alzare più di un sopracciglio dalle parti di Downing Street. Quale sarà ora il futuro di “Opposite Number”?