Cinema 2016 promosso (con la sufficienza)

Conferenza di presentazione dei dati cinematografici Cinetel 2016: incremento del numero di spettatori del 6,06% rispetto al 2015.

Cinema 2016 promosso (con la sufficienza)
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17 Gennaio 2017 - 18.07


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Bicchiere mezzo vuoto o mezzo pieno? La conferenza di presentazione dei dati cinematografici Cinetel 2016 che si è tenuta stamani presso l’Anica ha scelto decisamente l’ottimismo, grazie all’incremento del numero di spettatori del 6,06% rispetto al 2015, un dato rafforzato dalla quota di mercato del cinema italiano salita al 28,71% contro il 21,35% del 2015. Dati incontrovertibili che però in controluce mostrano un settore che da qualche decina di anni vive in una dimensione sostanzialmente stagnante a cavallo dei 100 milioni di spettatori (nel 2016 sono stati 105 milioni) con qualche passetto avanti o indietro secondo i campioni stagionali, ma incapace di uscire da questa gabbia tutt’altro che dorata, visto che in percentuale, rispetto al numero di abitanti, il mercato cinematografico italiano è uno degli ultimi in Europa. C’è da aggiungere, e non si può certo non considerare, che l’annata 2016 è stata miracolata dal fenomeno Zalone (65 milioni di incasso per il 9% dell’intero mercato), che fa da contrappeso all’insuccesso annunciato dei film usciti nel periodo natalizio che, dati alla mano, nel periodo 16 dicembre – 6 gennaio hanno registrato un calo del 35% di spettatori a fronte di un eccesso di offerta (29 film). Un calo che ha colpito in particolare i titoli italiani con l’uscita di ben 6 cinepanettoni che si sono condannati alla cannibalizzazione.

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La conferenza, coordinata da Francesco Rutelli in qualità di Presidente dell’Anica, ha affrontato tutti questi temi, mettendo al centro quello del superamento della stagionalità, la madre di tutti i problemi, che, come ricordato da Francesco Borrelli, Direttore della sezione Cinema del Mibac, rientra a pieno titolo nelle prerogative della nuova legge Cinema varata dal Ministro Dario Franceschini. La legge, ha ricordato Borrelli, non solo affronta il problema della stagionalità incentivando i produttori, soprattutto quelli italiani, ad uscire nel periodo estivo, ma cerca anche di dare un impulso verso il rinnovamento del mercato, condizionato da modelli di business superati e sbilanciato da un carico di 550 titoli usciti in sala nel corso dell’anno (208 quelli italiani) di cui solo una parte indirizzati al pubblico.

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Complessivamente va segnalata una flessione generale del prodotto medio, il cross over, in particolare di quello italiano (solo due titoli nella top ten) mentre sul fronte produttivo ci sono stati segnali molto promettenti sul piano degli incassi sia di alcuni titoli decisamente innovativi (vedi Perfetti sconosciuti) e sia di quello ‘estivo’ del film di Virzì uscito a fine maggio.

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