Parte oggi, nella cornice allestita a Palazzo Strozzi a Firenze, ‘Ai Weiwei Libero’, prima retrospettiva italiana dedicata all’artista contemporaneo cinese. Un’iniziativa fortemente voluta dalla Direzione Comunicazione della Rai, main media partner della mostra, e che vede in Ai Weiwei un testimonial dei diritti umani e civili. L’esposizione, il programma fino al 22 gennaio, è focalizzata, infatti, sui diritti dei migranti e al fenomeno mondiale dell’immigrazione.
Artista dissidente e icona della lotta per la libertà di espressione, Ai Weiwei è noto a livello globale per l’unione di attivismo politico e ricerca artistica attraverso opere spettacolari e provocatorie. Protagonista di mostre presso i maggiori musei del mondo, l’artista ‘invade’ tutti gli spazi di Palazzo Strozzi, dalla facciata, al cortile, passando per il Piano Nobile e la Strozzina, con iconiche installazioni monumentali, sculture e oggetti simbolo della sua carriera, video e serie fotografiche dal forte impatto.
Una nuova grande installazione dell’artista, coinvolge due facciate dell’edificio rinascimentale con ventidue grandi gommoni di salvataggio arancioni ancorati alle finestre di Palazzo Strozzi: un progetto che porta l’attenzione ai destini dei profughi che ogni giorno rischiano la vita per arrivare in Europa attraversando il Mediterraneo.
La rassegna di Palazzo Strozzi troverà un’ulteriore eco a livello nazionale con ‘Around Ai Weiwei’, una mostra documentaria e fotografica intorno alla figura dell’artista, a cura di Davide Quadrio, che si terrà dal 27 ottobre a Torino presso Camera – Centro Italiano per la Fotografia.