La vigorosità quantitativa e qualitativa insita nel cartellone stagionale del Teatro di Roma dimostra un’attenzione particolare per la teatralità rivolta a giovani e giovanissimi, e a famiglie e scuole, con un ensemble di spettacoli, eventi, incontri e attività – tra le quali laboratori gratuiti per docenti e allievi – dedicati a spettatori dagli 0 ai 99 anni.
“Il Teatro fa grande!”, uno dei 15 progetti che caratterizzano il programma 2015/2016 del Teatro Nazionale capitolino, prevede fino al 5 giugno un complessivo di 119 repliche, 4 nuove produzioni e 6 ospitalità, che faranno dell’Argentina e dell’India due importanti luoghi d’incontro e condivisione, di formazione e d’interazione, per le nuove generazioni di spettatori: «Il teatro è il primo gioco che gli esseri umani praticano sin dalla prima infanzia – ha commentato il Direttore Antonio Calbi -, quando si gioca alla vita sperimentando ruoli che reciteremo sul palcoscenico dell’esistenza. Perciò abbiamo battezzato questo percorso “Il Teatro fa grande!”: perché il teatro è grande, per il suo essere esperienza viva, per il suo essere occasione di conoscenza, per il suo essere momento di formazione e di crescita».
Dunque, sul palcoscenico, quello dell’Argentina, dal 21 novembre al 20 dicembre, il “Mediterranea FOODBALL Club”, opera drammaturgica di Gigi Palla (anche regista), Nicola Sapio e Gianfranco Teodoro, schiera Paola Camposarcone, Matteo Francomano e Francesco Mistichelli per imparare insieme ai bambini (on stage) il legame tra gioco, sport e nutrizione. Il 4 gennaio invece, il Laboratorio Integrato Piero Gabrielli, varcherà la soglia di un rivisitato “Purgatorio” dantesco, diretto da Roberto Gandini, a chiusura di un lavoro formativo tra attori professionisti e ragazzi/interpreti anche diversamente abili; prima di raddoppiare, dal 2 al 5 giugno, con “Carosello teatrale”, nel racconto indentitario nazionale fatto di vocalità e gestualità proprie di giovani italiani. Il 5 e 6 gennaio sarà tempo per il teatro delle marionette della compagnia Podrecca che animeranno “Dai 3 ai 93. Una meravigliosa invenzione”, conferenza-spettacolo di Barbara Della Polla ed Ennio Guerrato.
Dal 25 gennaio al 20 febbraio, conosceremo “Leo”, con paternità testuale di Alberto Nucci Angeli e Lorenzo Terranera, e regisitica di Francesco Frangipane, ovvero un Leonardo Da Vinci colto in età infantile e già fulcro di genialità creativa, artistica e scientifica.
Ad aprile (dal 21 al 23), voci vittime di criminalità organizzata racconteranno “Dieci Storie proprio così”, da un’idea di Giulia Minoli con regia di Emanuela Giordano, prima che, dal 26 aprile al 29 maggio, sul palco risuoni “La Cenerentola” di Rossini, per lirica intonazione canora puerile, appartenente al progetto di apprendimento “Scuola InCanto”.
Intanto, all’India, il 22 e 23 dicembre, la compagnia Zaches Teatro affronterà la mitologia greca del “Minotauro”, essere tanto mostruoso quanto misterioso, per interrogassi sulla nostra quotidianità culturale; mentre in primavera (2 e 3 aprile) “Fa’afafine – Mi chiamo Alex e sono un dinosauro”, diretto da Giuliano Scarpinato, con recitazione di Michele Degirolamo, indagherà la questione gender in rapporto all’esistenza e alla fantasia di un bambino-bambina. Infine, il 16 e 17 aprile, dialoghi interstellari e presenze extraterrestri popoleranno “Astronave51”, con ispirazione a “Nick e il Glimmung” di Philip Dick, scritto e diretto da Caterina Carpio e Alice Palazzi.