I proprietari dei cinema furiosi contro Netflix

Le catene di cinema Usa si sono rifiutate di proiettare il primo film prodotto da Netflix, Beasts of No Nation: distribuito in contemporanea anche online.

I proprietari dei cinema furiosi contro Netflix
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18 Ottobre 2015 - 17.18


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Netflix ha un nemico in più. Dopo i aver fatto infuriare i distributori di dvd e i network televisivi, a scagliarsi contro il servizio in streaming sono i proprietari dei cinema. Netflix ha infatti distribuito (sia sulla propria piattaforma, sia nelle sale) il suo primo film: Beasts of No Nation, presentato in anteprima alla Mostra del cinema di Venezia 2015. Nonostante la doppia distribuzione, i cinema non hanno mostrato particolare clemenza nei confronti di Netflix. Le principali catene di cinema AMC, Regal, Cinemark e Carmike, come ha riportato Variety, si sono rifiutate di proiettare nelle proprie sale la pellicola.

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In genere, i cinema godono di un periodo di almeno 90 giorni tra la distribuzione sul grande schermo e la proiezione home video: con Beasts of No Nation,Netflix ha azzerato questi tempi, distribuendolo contemporaneamente in questi due modi diversi.

“Netflix non ha realizzato una versione cinematografica del suo film”, ha affermato Patrick Corcoran, vice presidente della National Association of Theatre Owners, per giustificare la protesta delle catene cinematografiche.

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Per Corcoran, gli spettatori non hanno motivo di andare in sala, quando possono godere di un film comodamente a casa con un costo decisamente inferiore. Secondo il vice presidente, la scelta di Netflix di andare anche sul grande schermo è facilmente spiegabile: “Puntano all’Academy Awards”.

“Ci sono sempre stati i film realizzati per il consumo domestico”, ha aggiunto Corcoran. “Ma il modello di Netflix per i rilasci cinematografici non può funzionare nei cinema se i proprietari delle catene si rifiutano di proiettarlo”.

“Da Netflix ci hanno detto: ‘Si tratta di dare più scelta agli spettatori’ – ha sottolineato Corcoran -. Beh, questo non è vero perché esistono già altri supporti come DVD, Blu-ray, pay-per-view. Ma così si perde il valore dell’esclusiva in sala e quindi i proprietari dei cinema non fanno cassa, a differenza invece di Netflix”.

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