Sono 103 milioni i biglietti venduti nelle sale cinematografiche che hanno partecipato in questi anni al progetto Schermi di Qualità, giunto alla decima edizione. Tra i risultati ottenuti, molto significativa la quota di mercato registrata dai film d’essai italiani che ha sfiorato nel decennio il 40%, e che sale al 60% considerando anche i film europei di qualità.
Sono questi alcuni dei dati diffusi ieri a Venezia, in occasione della Mostra del Cinema, nel corso dell’incontro che ha visto la presentazione del bilancio dei dieci anni di attività del progetto speciale Schermi di Qualità. Sostenuto dal MiBACT – Direzione Generale Cinema, realizzato dall’AGIS, d’intesa con le associazioni dell’esercizio (ANEC, ANEM, FICE, ACEC) che lo hanno fortemente voluto – il progetto ha l’obiettivo di ampliare l’offerta al pubblico di cinema di qualità di nazionalità italiana ed europea, mediante incentivi alla programmazione destinati alle sale.
La decima edizione del progetto è ancora in corso e si concluderà a fine anno, ma i dati del primo semestre sono già estremamente positivi: nelle sale cinematografiche che partecipano al Progetto, infatti, i film di qualità hanno incassato 30 milioni di euro (già oltre l’80% dell’intero anno precedente) e raccolto oltre 9 milioni di spettatori; oltre il 50% degli spettatori ha visto film italiani ed europei di qualità, mentre la quota di mercato relativa ai soli film italiani d’essai sfiora il 30%.
I dati presentati sono contenuti nella ricerca curata da Bruno Zambardino, docente della Sapienza Università di Roma, in collaborazione con Giulia Berni. La ricerca ha messo in evidenza anche le dinamiche virtuose generate dal Progetto e possibili input strategici per future misure per il settore.
In particolare, grazie a Schermi di Qualità, si sono raggiunti diversi obiettivi. E’ aumentato il grado di visibilità dei film di qualità, garantendo al tempo stesso buoni indici di redditività. Si è inoltre favorita una maggiore varietà e diversificazione nell’offerta cinematografica. Schermi di Qualità rappresenta inoltre un esempio virtuoso di investimento pubblico, basato su incentivi che coniugano l’obiettivo della qualità della programmazione e la resa economica: nel corso delle prime nove edizioni il Progetto ha erogato quasi 23 milioni a quasi 4000 sale cinematografiche, in media 3 milioni all’anno a circa 500 schermi.
Del Comitato di Schermi di Qualità fanno parte oltre ai rappresentanti delle Associazioni e del Ministero, anche quelli dei produttori, distributori e autori italiani.
Paolo Protti, presidente del Comitato Schermi di Qualità, aprendo l’incontro ha affermato: “i dati ancora una volta evidenziano che il Progetto è stato un volano di benefici per l’intero sistema cinema. I meccanismi che hanno determinato il successo dell’iniziativa, e i suddetti benefici, sono quindi da preservare, continuando a tararli nel procedere dell’esperienza. E’ necessario che il lavoro svolto da Schermi di Qualità venga attentamente valutato e si creino i presupposti per fortificare e non disperdere le sue peculiarità. In tal senso il Comitato e le Associazioni si mettono a disposizione per un confronto con il Ministero, auspicando che il Progetto possa proseguire, anche con modalità nuove e condivise”.
“La flessibilità è stata la chiave del successo del Progetto speciale- ha detto Nicola Borrelli, direttore generale Cinema del MiBACT – Tra le forme di incentivo alla programmazione Schermi di Qualità è quella che giudichiamo più efficace”.
Luigi Cuciniello, presidente ANEC, ha sottolineato il metodo di lavoro che caratterizza il Progetto: “i risultati positivi di Schermi di Qualità – ha detto – sono il frutto di un confronto costante tra tutti i settori del sistema cinema e dell’unità di intenti dell’esercizio. Un metodo che dovrebbe essere utilizzato per affrontare ogni problema e obiettivo del settore”.
Nel corso dell’incontro è stata consegnata una targa a Mariella Troccoli, dirigente della Direzione Generale Cinema del MiBACT, per l’attenzione con cui in questi anni ha seguito il Progetto.