Sempre più smart, sempre più presenti, ormai non sappiamo più farne a meno. Nemmeno in quei casi in cui una mano sulla spalla sarebbe più gradita e risolutiva di uno schermo freddo ma allettante.
Ci riferiamo all’analisi pubblicata sulla rivista Science Direct e condotta da Jessica Myrick, dell’università dell’Indiana. In pratica, l’indagine è stata eseguita su un campione di 7 mila utenti del web ed il risultato è stato inequivocabile: guardare video che hanno come protagonisti i gatti ha effetti benefici sul nostro umore.
Una seconda ricerca, questa volta pubblicata dalla rivista Plos One, è forse questa quella che più di ogni altra conferma come il “cervello informatico” sia in grado di correre in aiuto di quello umano. Secondo tale studio, insomma, i programmi informatici dei Fact Checker sono più idonei nell’assolvere alcuni compiti che all’uomo a volte sfuggono, come il controllo di enormi quantità di dati, soprattutto provenienti dalla rete. Il nome Fact Checker gli deriva, infatti, dal nickname con il quale ci si riferisce alle persone che nei giornali americani hanno il compito di verificare la veridicità delle notizie (letteralmente, appunto, “controllore del fatto”).
Infine, una terza ricerca eseguita dal Google DeepMind di Londra, uno dei gruppi più all’avanguardia in fatto di ricerca sull’intelligenza artificiale. Lo studio londinese non fa altro che confermare come si potrà, in un futuro non troppo prossimo, insegnare a leggere anche alle macchine. Leggere, ma anche comprendere i testi e imparare. La ricerca è stata pubblicata sul sito arXiv.
La conclusione è una sola: se siamo stressati per la mole di lavoro che dobbiamo affrontare e possiamo delegare ad una macchina la lettura di alcuni importanti documenti, mentre ci rilassiamo guardando i numerosi video sui gatti, il computer è oggi il migliore amico dell’uomo.