Nell’ultima riunione strategica il CEO, Kazuo Hirai, ha svelato il volto che Sony assumerà nel corso dei prossimi due anni potenziando alcuni settori ma rinunciando ad altri che finora sono stati importanti.
Gli ultimi risultati registrano infatti pesanti perdite nel settore mobile e in quello in generale dei dispositivi: detto in altre parole, per Sony non è più il momento del Walkman, quale che sia la sua incarnazione.
Morto una prima volta nel 2010 (nella tradizionale versione a cassette), il Walkman è il simbolo della trasformazione che Sony sta subendo: poco più di un mese fa era diventato un prodotto di lusso su cui puntare, oggi è tra i rami secchi da tagliare.
Il fatto è che smartphone, lettori musicali ma anche televisori e fotocamere sono prodotti che devono affrontare una enorme concorrenza sul mercato: a fronte degli investimenti necessari per restare al passo con la tecnologia il ritorno economico è scarso; nel caso degli smartphone, poi, le perdite dimostrano che non è più il caso di insistere.
Già lo scorso anno la divisione che si occupava dei televisori è stata trasformata in una sussidiaria; dal primo ottobre lo stesso destino toccherà alla divisione Video & Sound, che a quel punto dovrà riuscire a restare in piedi con le sole proprie forze. La divisione PC invece è stata venduta.