Gli editori, riuniti chiedono un intervento del governo sulla ‘link tax’ – rende effettivo l’obbligo per chiunque pubblichi un link o una breve citazione di un articolo di giornale di pagare un ‘equo compenso’ all’editore – e ventilano la possibilità di aprire una trattativa col colosso di Mountain View, come è già accaduto in Germania.
La notizia è stata diffusa dal sito The Spain Report. La decisione di Google “avrà indubbiamente un impatto negativo su cittadini ed editoria spagnola”, scrive l’Aede (Associazione Spagnola Editori Giornali) in un documento. “Data la posizione dominante di Google – aggiunge – l’Aede richiede l’intervento della comunità e delle autorità spagnole, nonché quelle della concorrenza, per proteggere i diritti dei cittadini e delle aziende”.
Irene Lanzaco, portavoce dell’Associazione, contattata telefonicamente da The Spain Report avrebbe spiegato che “non chiede a Google di fare un passo indietro, ma di aprire delle trattative”. In Germania, un colosso dell’editoria come Axel Springer (che conta su siti noti come di bild.de, welt.de, computerbild.de, sportbild.de e autobild.de) ha fatto nei mesi scorsi marcia indietro sulla decisione di non permettere a Google di mostrare anteprime degli articoli dei suoi giornali, a causa del crollo del traffico in arrivo.