Venezia 71, La vita oscena non ha distribuzione. Scamarcio: aiutateci

L'appello dell'attore che ha presentato oggi, insieme al regista Renato De Maria e all'attrice Isabella Ferrari, il film, di cui è produttore, nella sezione Orizzonti.

Venezia 71, La vita oscena non ha distribuzione. Scamarcio: aiutateci
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28 Agosto 2014 - 15.02


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«Lancio un appello a tutti i distributori italiani: ci diano una mano, diano la possibilità agli spettatori di vedere La vita oscena». Con queste parole è intervenuto in conferenza stampa Riccardo Scamarcio che, per “La vita oscena” di Renato De Maria, primo film italiano presentato in concorso nella sezione Orizzonti di Venezia 71, ha rivestito solo il ruolo di produttore associato per Lebowsky.

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Scamarcio non ha recitato nella pellicola, mentre l’altra produttrice associata per Monochrome, , Isabella Ferrari, moglie del regista, nel film ha interpreta la madre del protagonista, interpretato dall’attore francese Clement Metayer. La produzione è firmata da Film Vision di Gianluca De Marchi e Fabio Mazzoni.

“La vita oscena”, tratto dal libro dello scrittore Aldo Nove, è stato girato in 21 giorni e ha richiesto due anni complessivi di lavoro. Il suo costo è costato solo di 650 mila euro, dei quali 200 mila, arrivati dal Mibact. «Recuperare 650mila euro è facile, non vogliamo fare una grande uscita, anche solo 40 schermi, ma facciamolo vedere – ha aggiunto Scamarcio, alternando ironia e serietà -. Orizzonti potrebbe darci l’opportunità giusta, forse prima all’estero che in Italia».

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In Italia, secondo Scamarcio, che a Venezia 71 partecipa anche come attore per “Pasolini” di Abel Ferrara, «il mercato è sbilanciato verso un certo tipo di cinema, dove il sud è schiacciato dai multiplex, dove il cinema indipendente ha problemi seri e dove è il mercato a condizionare il pubblico».

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