Anica, Anec e Anem: ‘Dobbiamo fare sistema’

I presidenti delle tre associazioni a Riccione, per Ciné - Giornate estive di cinema, si augurano una maggiore coesione tra i diversi reparti dell’industria cinematografica.

Anica, Anec e Anem: ‘Dobbiamo fare sistema’
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1 Luglio 2014 - 19.39


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Il dato che arriva da Riccione, dove si stanno svolgendo in questi giorni le Giornate estive di cinema, è che il cinema italiano non cresce. Dopo i primi tre mesi dell’anno, che avevano segnato un’ottima crescita, la primavera ha visto una considerevole diminuzione delle presenze, tanto che il risultato, nei primi sei mesi del 2014 è in sostanziale pareggio: – 0,5% rispetto al primo semestre del 2013.

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Ciné è il luogo ideale dove poter parlare di questo problema, essendo una manifestazione nata per far incontrare distributori, produttori ed esercenti si incontrano per presentare i film della nuova stagione. I presidenti delle maggiori associazioni cinematografiche italiane (Anica, Anec e Anem) hanno auspicato una maggiore coesione tra i diversi comparti dell’industria cinematografica.

Innanzitutto si è deciso di affrontare meglio la questione della stagionalità del prodotto, che proprio i dati del 2014 dimostrano essere di grande urgenza. È impossibile limitare a soli sei mesi il grande afflusso di pubblico nelle sale e bisogna trovare delle soluzioni per i mesi estivi, dato che in paesi “caldi”, come la Spagna, il cinema riesce a monetizzare anche durante la bella stagione.

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Sul tema è intervenuto Andrea Occhipinti, presidente dei distributori dell’Anica: “Dobbiamo fare in modo che si investa tutti di più nelle uscite estive”, ha dichiarato, ricordando anche il grande tema della pirateria, che con il regolamento Agcom ha un nuovo efficace strumento. “A fare la differenza è il cinema italiano” ha affermato Occhipinti, sottolineando la necessità di diversificare il prodotto, aumentando il numero dei film medi.

Francesca Cima, neo presidente dei produttori Anica, ha evidenziato invece il grande fermento creativo del cinema italiano: “Ci troviamo in un momento di grande trasformazione soprattutto per le modalità di consumo dei film”, ha affermato, invitando a ripartire dal dialogo costante tra tutte le parti.
Sull’esigenza di un confronto più serrato ha insistito il presidente dell’Anec, Lionello Cerri: “Dobbiamo risolvere i problemi del mercato al più presto, guardando all’interesse di tutti e non del singolo, pensando al nostro pubblico. La sala è il luogo fondamentale per far apprezzare collettivamente il cinema e per far crescere ed emozionare gli spettatori”. Cerri ha annunciato che l’Anec, insieme ad Agis, Fice, Schermi di qualità e Agiscuola, organizzerà, al prossimo festival di Venezia, incontri ed eventi in una villa dove sarà possibile dialogare e confrontarsi.

Anche Carlo Bernaschi, presidente dell’Anem, ha fatto un richiamo all’esigenza di fare squadra tra i diversi operatori del settore, auspicando inoltre di vedere a Riccione un buon prodotto per i prossimi mesi e che, in particolare, “il mercato per crescere ha bisogno di una forte produzione nazionale”.

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