[url”@pcine”]twitter.com/pcine[/url]
È mancato “solo” l’Oscar, vinto dalla concorrente di sempre Medusa con La grande bellezza di Sorrentino, ma RaiCinema ha vinto tutto il resto, dai David (Il capitale umano e La mafia uccide solo d’estate) al Leone d’Oro (Sacro Gra), Marc’Aurelio d’Oro (Tir), Gran Prix al festival di Cannes (Le meraviglie). Ed anche gli incassi sono cresciuti, con un secondo posto (dopo la Warner Bros che in Italia distribuisce anche i titoli targati Sony) di 01 Distribution nel primo semestre del 2014. La presentazione del nuovo listino 2014-15 di RaiCinema non poteva non partire da questi dati che testimoniano anche numericamente un sostanziale incremento della presenza di RaiCinema a sostegno del cinema italiano, sia direttamente con la distribuzione affidata alla controllata 01 Distribution, guidata da Luigi Lonigro che indirettamente co-producendo film che vengono distribuiti da altri distributori indipendenti, come Lucky Red, Bim, Cinecittà.
100 film nel biennio 2013-2014, di cui 35 opere prime e seconde (42 distribuiti da 01 e 45 da altre distribuzioni) con un investimento di circa 100 milioni di euro ed un saldo attivo di 120 milioni di euro di incasso. Questo il quadro che l’AD di RaiCinema Paolo Del Brocco ha presentato rivendicando la continuità degli investimenti della Rai a favore del cinema nonostante i famigerati tagli ‘lineari’, prima di mostrare sullo schermo le prime inedite immagini dei film della nuova stagione. “Cerchiamo di fare film per tutti i gusti e per ogni fascia di pubblico, con particolare attenzione anche ai giovani.” Diciotto titoli in uscita nella prossima stagione, la maggior parte dei quali entro l’anno, di cui quindici e mezzo italiani (il mezzo è Fathers and daughters di Gabriele Muccino), due americani (The Search di Hazanavicius, in concorso a Cannes e Scemo & + Scemo 2) e infine il francese Samba con Omar Sy e Charlotte Gainsbourg, con una spalmatura nei generi e nei pubblici più diversi. Un bilanciamento quasi perfetto tra commedia mainstream e cinema d’autore (sette titoli contro sei), oltre ad un film d’animazione, con in campo autori del calibro di Salvatores, Moretti, Garrone, accompagnati da Avati, Olmi, Martone, ed una sfilza di commedie per il grande pubblico. Tra i titoli d’autore due secondo la definizione di Del Brocco ‘istituzionali’: Il giovane favoloso di Mario Martone con Elio Germano nel ruolo del poeta Giacomo Leopardi, e Torneranno i prati di Ermanno Olmi, sulla Prima Guerra Mondiale di cui ricorre il centenario. Poco da dire sui tre autori di punta, Salvatores, Moretti, Garrone, di cui solo di Il ragazzo invisibile del primo, che si cimenta ancora una volta con una storia di adolescenti, è stato mostrato un bellissimo trailer.
Ritorna la psicanalisi in commedia con Confusi e felici di Massimiliano Bruno, con Claudio Bisio psicanalista quasi cieco, che viene accudito dai suoi improbabili pazienti, Raoul Bova e Paola Cortellesi in Scusate se esisto di Riccardo Milani, con le disavventure lavorative della Cortellesi in quanto donna, ed ancora Raoul Bova con Luca Argentero in Fratelli unici di Alessio Maria Federici, con Bova regredito all’infanzia. Ha strappato l’applauso il teaser di Ogni maledetto Natale diretto da Giacomo Ciarrapico, Maria Torre e Luca Vendruscolo, con il ritorno sul grande schermo di Corrado Guzzanti accanto a Valerio Mastandrea, Laura Morante e Marco Giallini. Infine due fuoriclasse della comicità come Paolo Genovese con un film annunciato ma ancora senza titolo e Alessandro Siani con Si accettano miracoli…e, ovviamente, anche premi Oscar…
[url”spettacolo@globalist.it”]spettacolo@globalist.it[/url]