Così vive e si rinnova il teatro, così vive la cultura della scena: cercando opere nuove di autori nuovi, mettendole in atto sul palcoscenico con attori professionisti, esplorando formule poco o per niente sperimentate. Così la Fondazione Teatro Due di Parma a dicembre ha lanciato a dicembre un programma di drammaturgia del nostro tempo dal titolo “Mezz’ore d’autore” indirizzato ad autori teatrali: ogni autore poteva proporre un testo inedito purché non durasse più di trenta minuti. L’ente ha ricevuto la bellezza di oltre trecento lavori e una commissione ha selezionato otto atti unici che vanno in streaming dal 27 febbraio sotto forma di lettura o mise en espace dall’Ensemble Stabile Attori di Fondazione Teatro Due.
Gli autori prescelti, in ordine alfabetico, sono Maria Teresa Berardelli, Simone Corso, Marco Di Stefano, Carlo Galiero, Giulia Lombezzi, Manlio Marinelli, Tobia Rossi e Giuseppe Viroli. Il Teatro Due non poneva vincoli d’età e diffonde le otto rappresentazioni sui propri canali social (il canale youtube e Facebook) in quattro appuntamenti (due a volta quindi) per altrettanti sabato alle 19.30 ognuna seguita da un incontro con gli autori stessi. Ogni appuntamento resta disponibile per una settimana. L’iniziativa ha dimostrato che esiste “su un sottobosco di scrittori molto vivo”, scrive la Fondazione, e snocciola il calendario degli spettacoli: “Focus group” di Marco Di Stefano e “Il principe dei sogni belli” di Tobia Rossi il 27 febbraio, “Il Fiore rosso” di Maria Teresa Berardelli e “Ottavo Livello” di Giuseppe Viroli il 6 marzo, “Le conseguenze del surriscaldamento globale” di Giulia Lombezzi e “Il Serraglio” di Carlo Galiero il 13 marzo, “Dead men waiting” di Manlio Marinelli e “Bestie incredule” di Simone Corso il 20 marzo.
La commissione che ha scelto i testi era formata dal drammaturgo Roberto Cavosi, dalla giornalista e critico teatrale Francesca De Sanctis, Giulia Morelli curatrice editoriale per la tv, Lisa Ferlazzo Natoli regista, Tamara Török traduttrice e dramaturg del Teatro Katona di Budapest, Mattia Visani direttore editoriale della casa editrice Cue Press, da Paola Donati direttore di Fondazione Teatro Due.
Clicca qui per il sito della Fondazione Teatro Due