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Franceschini: "35 milioni di euro per più di 16mila attori, cantanti, ballerini, registi e maestranze"

Il ministro annuncia di aver dato il via ieri ai contributi (il massimo a testa è 4mila euro) per gli artisti di spettacoli cancellati a causa della pandemia

Franceschini: "35 milioni di euro per più di 16mila attori, cantanti, ballerini, registi e maestranze"
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17 Febbraio 2021 - 16.34


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Il ministro dei beni culturali, anzi della cultura, Dario Franceschini annuncia di aver avviato il “pagamento urgente” per gli artisti scritturati per spettacoli cancellati a causa della pandemia e che il “sostegno al settore proseguirà fino a fine della crisi”. Il dicastero parla di “oltre 35 milioni di euro per più di 16 mila attori, cantanti, ballerini, registi e maestranze”. Il contributo massimo a testa è di 4mila euro.

La nota del dicastero dice che “tramite la Direzione generale spettacolo, ha attivato la procedura di pagamento urgente dei contributi in favore degli artisti scritturati per spettacoli teatrali, musicali, circensi e di danza annullati o cancellati a causa delle misure di contenimento della pandemia. Da ieri sera gli aventi diritto stanno iniziando a ricevere i fondi direttamente sui propri conti correnti”.

I contributi vanno ai 16mila che hanno fatto “domanda di ristoro”. Nel dettaglio: “per quasi 8mila cantanti, musicisti, danzatori, professori d’orchestra, artisti del coro e circensi è in corso la liquidazione di oltre 17 milioni di euro, mentre per oltre 8.700 attori, registi, direttori di scena e aiuti registi è in corso la liquidazione di quasi 19 milioni di euro”.
Il ministero puntualizza: “Ogni artista riceverà un contributo, fino a un massimo di 4.000 euro, per un ammontare pari al 100% del compenso minimo contrattuale riconosciuto per il totale di giornate lavorative previste dai contratti non eseguiti, al netto delle giornate già compensate, secondo le previsioni della contrattazione collettiva di settore, da parte del datore di lavoro”.

Franceschini dichiara che per il settore “le tante misure messe in campo sin dai primi giorni della pandemia valgono oltre il miliardo di euro” e aggiunge che “continueremo a sostenere i lavoratori e le imprese della cultura sino a quando la crisi non sarà finita e interverremo per prevedere e migliorare il sistema delle tutele”.

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