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A Lari fanno “Connessioni”, festival tutto cablato

Nel paesino “Bandiera arancione” sulle colline pisane artisti, attori, musicisti e tecnici in più luoghi diretti a distanza

A Lari fanno “Connessioni”, festival tutto cablato
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18 Luglio 2020 - 10.01


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Nel paesino interamente cablato di Lari, sulle colline pisane, il 23 e 24 luglio si dà “Connessioni”, uno spettacolo che usa la tecnologia per applicare un “esperimento di palcoscenico cablato”. Dicono gli organizzatori: “Proprio come se ci si trovasse in un studio televisivo o in un set cinematografico, una regia centrale dal Teatro Comunale, grazie all’utilizzo della fibra ottica, coordinerà artisti, attori, musicisti, tecnici, videomapping e sonorizzazione di performance artistiche, dislocate in tutti i luoghi prescelti”. Tra questi c’è il Castello dei Vicari.

Nel borgo indicato come Bandiera Arancione del Touring Club Italiano, il 23 e il 24 alle 21.15 va in scena tra gli appuntamenti l’Aiace di Sofocle riscritta dalle compagnie Civilleri Lo Sicco e Scenica Frammenti con Manuela Lo Sicco, attrice negli spettacoli di Emma Dante, e attori molto giovani. La sonorizzazione è curata da Benson Taylor, compositore e producer inglese, la regia audio è dello studio SAM. Lo spettacolo è inserito nel festival fino al 1° agosto “Collinarea Festival 2020 – Connessioni” (clicca qui per il link).

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