Roma, negli anni ’60, è stata una fucina di arte, cultura, letteratura, pensiero spesso critica e in contrapposizione al potere costituito o a rappresentazioni paludate. “Fiato d’artista. Amori eroici e artisti rivoluzionari a Piazza del Popolo negli anni ’60” da giovedì 29 novembre a domenica 9 dicembre è un’iniziativa che raccoglie spettacoli, incontri, documentari, laboratori per ricordare gli artisti di piazza del Popolo negli anni Sessanta messa su dalla Fabbrica dell’Attore, Teatro Vascello e Associazione Inforse.
Da segnalare tra i tanti appuntamenti la prima assoluta da “Fiato d’artista. 1958-1968: dieci anni a piazza del Popolo”, spettacolo teatrale di Evita Ciri e Nicola Campiotti, liberamente tratto dal libro omonimo di Paola Pitagora – che visse quegli anni in prima persona – edito da Sellerio. Con l’attrice, , Francesco Villano e Giulia Vecchio,
video di Paride Donatelli, costumi di Annapaola Brancia d’Apicena, la regia di Evita Ciri.
Chi gravitava intorno a piazza del Popolo? Lo ricorda la nota stampa: Franco Angeli, Alighiero Boetti, Claudio Cintoli, Mario Ceroli, Tano Festa, Giosetta Fioroni, Jannis Kounellis, Sergio Lombardo, Francesco Lo Savio, Renato Mambor, Pino Pascali, Mimmo Rotella, Mario Schifano, Cesare Tacchi. “Seduti ogni sera ai tavolini del bar Rosati, seppero rinnovare radicalmente la cultura artistica della capitale e di tutta Italia”.
Tra altri interpreti presenti alla rassegna, in calendario incontri per gli studenti di classi superiori con Fabrizio Gifuni, Antonio Rezza e Flavia Mastrella.
Info: www.teatrovascello.it , info@casadellospettatore.it