Tutto pronto a Roma e Milano per il primo importante test sicurezza in Italia dopo gli attentati di Parigi del 13 novembre scorso. Stasera c’è la Prima della Scala alla quale parteciperò anche il premier Renzi, domani a Roma si apre il Giubileo della Misericordia voluto da Papa Francesco.
Pisapia: per Scala abbiamo fatto tutto il possibile “Abbiamo fatto tutto il possibile. Chiaramente abbiamo occhi bene aperti e una grossa attenzione, insieme alla professionalità delle forze dell’ordine, del questore, del prefetto per evitare che succeda qualcosa, che purtroppo sarebbe imprevedibile”. Lo ha sottolineato il sindaco di Milano, Giuliano Pisapia, a margine della cerimonia di consegna degli Ambrogini d’oro, le civiche benemerenze consegnate ogni anno dal Consiglio comunale, commentando le misure di sicurezza prese in occasione della prima della Scala di questa sera. “Sarei un irresponsabile se non fossi preoccupato. Ma sono state prese tutte le misure necessarie e indispensabili per evitare qualsiasi pericolo – ha concluso -. Noi abbiamo fatto tutto il possibile”.
Prefetto: il rischio zero non esiste. “Non posso escludere che schegge impazzite esplodano improvvisamente, è un pericolo potenziale che sappiamo esistere. La nostra struttura è articolata in modo da affrontare al meglio ogni emergenza, il rischio zero non esiste”. Così il prefetto di Milano, Alessandro Marangoni nel giorno della Prima alla Scala. “Io ho esaminato tutti i piani di sicurezza – ha aggiunto -, abbiamo previsto tutto il prevedibile, sono sereno e ho fiducia in tutte le forze di polizia”.
A Roma, al via il dispositivo di sicurezza in vista dell’apertura del Giubileo. Una giornata che inizierà con l’apertura della Porta Santa nella Basilica di San Pietro, per proseguire con l’omaggio alla statua della Madonna in piazza di Spagna, una visita alla Basilica di Santa Maria Maggiore, per poi concludersi in serata con l’evento denominato “fiat lux”, ovvero uno spettacolo di illuminazione scenografica con proiezione di immagini su una facciata della Basilica di San Pietro. Obiettivo principale del dispositivo di sicurezza contenuto nell’Ordinanza di servizio del Questore di Roma Nicolò D’angelo è quello “di rafforzare ulteriormente la percezione di sicurezza dei cittadini, che hanno già dimostrato di accettare con grande senso di responsabilità gli inevitabili disagi collegati all’accrescimento dei controlli”.
A Roma, “In caso di attentato abbiamo assolutamente posti disponibili nei pronto soccorso, 13 pronto soccorso sono stati resi operativi, riservati 300 posti letto per situazioni di crisi e altri anche in strutture militari”, ha detto ancora Gabrielli a ‘In Mezz’Ora’. A Roma “oltre a 2250 uomini delle forze armate ce ne sono altri mille delle forze di polizia che si aggiungeranno a quelli che normalmente operano nella capitale – ha aggiunto -. Abbiamo ipotizzato 20 tipi di evento difficili per la sicurezza, l’8 è il top, l’inizio del Giubileo, e l’attenzione deve essere massima. Ma ce ne saranno altri”.
“Il ministro dell’Interno non ha mai sottaciuto (il rischio), ha detto sempre che non esiste il rischio zero – ha aggiunto Gabrielli -. Ci sono state 50 persone espulse, ci sono inchieste in corso, c’è un’attività di contrasto, quanto sarà efficace lo vedremo. Manca consapevolezza nell’opinione pubblica? Ma il nostro è un Paese che vuole essere rassicurato”.