Palermo, Teatro Biondo: presentata la stagione della sala Strehler

Il direttore Roberto Alajmo: 'Una stagione compatta tutta proiettata sul 2016, che rende giustizia ai drammaturghi fra i più importanti degli ultimi anni'.

Palermo, Teatro Biondo: presentata la stagione della sala Strehler
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18 Settembre 2015 - 15.38


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Otto spettacoli, di cui cinque produzioni, con un programma che spazia dalle migliori esperienze della drammaturgia siciliana – Franco Scaldati, Salvo Licata, Lina Prosa, Nino Gennaro – al cabaret colto di Lella Costa, dal mito dell’Odissea raccontato da Davide Enia alla storia personale e musicale di Olivia Sellerio e alla prosa di Michele Serra.
Sono questi gli ingredienti della nuova stagione della Sala Strehler del Teatro Biondo di Palermo, presentata stamattina, 18 settembre 2015, dal direttore Roberto Alajmo alla presenza di diversi artisti coinvolti nella rassegna.

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«Una stagione compatta – ha detto Alajmo – tutta proiettata sul 2016, che rende giustizia ad alcuni drammaturghi fra i più importanti degli ultimi anni, non solo in Sicilia. Il Ridotto è un contenitore perfetto per l’incubazione dei progetti che attengono al servizio pubblico teatrale, missione che è propria del Biondo».

Si comincia il 13 gennaio (repliche fino al 17) con la produzione de La Fame / La Peste, dittico visionario dello scrittore e giornalista Salvo Licata, che tra ironia, farsa e disincanto descrive l’anima controversa e ferita di Palermo, attraverso personaggi sui generis, rubati alla cronaca e al mondo stravagante dello spettacolo. In scena, diretti da Luca D’Angelo, ci saranno tre stimati cantori dell’universo popolare narrato da Licata: la figlia Costanza, Salvo Piparo e Gino Carista.

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A seguire, dal 20 al 24 gennaio, Davide Enia, nell’ambito del progetto Un racconto mediterraneo di Sergio Maifredi, narrerà La discesa agli inferi dell’undicesimo canto dell’Odissea. Nella sua interpretazione, i versi di Omero diventeranno il pretesto per spiegare l’arte del racconto e i segreti dell’affabulazione. Richiamando diversi autori e opere e mischiando narrazione, filastrocche e cunto siciliano, Enia, in compagnia di Odisseo, ci trascinerà in un affascinante viaggio nella memoria e nell’immaginazione.

Dal 3 al 7 febbraio andrà in scena Lampedusa Way, terzo capitolo della Trilogia del Naufragio di Lina Prosa, che ha appena ricevuto il Premio della Critica 2015 e che il Biondo sta producendo integralmente. Interpretato da Maddalena Crippa e Graziano Piazza, Lampedusa way racconta il viaggio di Mahama e Saif, più volte evocati dai protagonisti di Lampedusa Beach e Lampedusa Snow. I due raggiungono l’isola siciliana alla ricerca dei profughi Shauba e Mohamed, che noi spettatori sappiamo arrivati ad altra destinazione. La ricerca del cadavere, il suo recupero, il ritorno in patria e il rituale del lutto sono tappe del grande viaggio della cultura mediterranea dentro il mistero dell’esistenza umana, sul quale la cronaca di questi giorni ci costringe tragicamente a riflettere.

Dal 24 al 28 febbraio il Biondo torna a proporre il teatro di Franco Scaldati, affidando un’antologia di testi, incentrati sulle coppie scaldatiane, a Franco Maresco, che per il Biondo aveva già diretto Lucio e che ha appena presentato alla Mostra del Cinema di Venezia Gli uomini di questa città io non li conosco, dedicato alla vita e all’opera del poeta siciliano. In scena, ad interpretare Totò a Vicè, Aspanu a Binirittu de Il pozzo dei pazzi, Fortunato e Spardaquasetta, il Corto e il Muto, saranno Melino Imparato, Giacomo Civiletti e Gino Carista.

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Dal 16 al 20 marzo Lella Costa proporrà Ragazze, un recital scritto insieme a Massimo Cirri e Giorgio Gallione, con le musiche di Stefano Bollani, per sensibilizzare il pubblico, con ironia e intelligenza critica, sui temi del femminicidio e della violenza sulle donne. Lo spettacolo ha cominciato a prendere forma da una citazione di Calvino, tratta da quella sua Euridice “altra” che, sotto lo sguardo protettivo e vagamente ottuso di un uomo assai potente, si ostina a voler abbandonare la sicurezza di una casa per avventurarsi nelle “lande desolate del fuori”.

Dal 13 al 17 aprile, Olivia Sellerio, figlia dell’editrice Elvira, sarà la protagonista, insieme a un pianoforte Bluthner, dello spettacolo C’era un piano, scritto insieme a Nino Vetri. Raccontando, per parole e musica, la storia del pianoforte che era appartenuto a una zia di Elvira e che scampò miracolosamente ai bombardamenti anglo americani su Palermo, Olivia rievocherà pagine della nostra storia, di una famiglia e una città in tempo di guerra. A rafforzare il racconto, le foto del padre Enzo Sellerio.

Non ho tempo di badare ai miei killer è il titolo dello spettacolo di Massimo Verdastro e Giuseppe Cutino dedicato a Nino Gennaro, poeta e teatrante corleonese, ma palermitano di adozione, che il Teatro Biondo ricorda a vent’anni dalla morte, dopo avere ospitato la mostra L’angelo del sottosuolo. Verdastro e Giuseppe Sangiorgi interpreteranno brani da Una divina di Palermo, La via del sexo, Rosso Liberty ed altri scritti editi e inediti. Un corpus in grado di offrire una visione ampia del lavoro di un autore che tratta argomenti disparati adoperando i registri più diversi, quasi un avanspettacolo che vuole abbattere qualunque pregiudizio culturale e mentale.

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La stagione della Sala Strehler si concluderà dal 18 al 22 maggio con Ognuno potrebbe di e con Michele Serra. Ispirandosi al suo nuovo omonimo romanzo, Serra proporrà un recital che si dipana tra letteratura, musica e teatro. Scritto quasi solo al presente, come se passato e futuro fossero temporaneamente sospesi, Ognuno potrebbe è il rimuginare sconsolato e comico di un vero e proprio eroe dell’insofferenza. Un viaggio senza partenza e senza arrivo, che tocca molte delle stazioni di una società in piena crisi, nella quale la morte del lavoro e della sua potenza materiale ha lasciato una voragine che il narcisismo digitale non basta a riempire.
Roberto Alajmo ha annunciato anche l’ingresso tra gli sponsor del Teatro di Banca Nuova, mentre si conferma la fattiva partecipazione di Confindustria che aiuterà il Teatro a costruire una sala prove.

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