Si è spento oggi, 21 aprile 2014, a Roma l’attore teatrale Gian Piero Fortebraccio.
Dopo il diplona all’Accademia dei Filodrammatici con Esperia Sperani, ha debuttato negli anni ’60 allo Stabile di Bolzano con Fantasio Piccoli per approdare poi allo Stabile di Genova dove ha lavorato con Luigi Squarzina e Carlo Quartucci, con il quale ha realizzato anche Libere stanze (1969) di Roberto Lerici.
Dopo un’esperienza al Teatro stabile di Torino dove ha lavorato con Franco Enriquez e De Bosio (La devozione alla croce con Corrado Pani, I dialoghi del Ruzante con G. Mauri), nel 1972 è approdato al Piccolo Teatro dove ha lavorato con Patrice Chéreau (Splendore e morte di Joaquín Murieta , Lulù di Wedekind).
È stato tra i fondatori del Salone Pier Lombardo, dove con Franco Parenti farà tra gli altri l’ Ambleto di Testori. Dopo una parentesi allo Stabile di Palermo, ha collaborato con Franco Branciaroli. Con Calenda ha preso parte allo spettacolo La passione per il giubileo del 2000. Nel 2008 ha lavorato in La ragione degli altri di Pirandello e nel 2009 in La casina di Plauto.
Tra i riconoscimenti ricevuti, nel 1994 Fortebraccio ha vinto il Premio Fondi Lapastora come miglior protagonista.