Questo il comunicato del Teatro Valle Occupato. </
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Passando per via del Teatro Valle, non vi sono dubbi: il Valle è chiuso. Chiuso materialmente dall’11 agosto e chiuso idealmente ad ogni ipotesi di sperimentazione e partecipazione. Un luogo spettrale. Dopo 6 mesi dall’uscita dall’occupazione non si è a conoscenza di alcuna progettualità artistico-culturale.
Dopo 6 mesi di tavoli e discussioni, in risposta alla proposta di un nuovo modello di gestione ci è stata presentata una Convenzione che non recepisce nessuno degli elementi innovativi. Un contratto standard, scaricato da internet. Una presa in giro.
Oggi 4 febbraio 2015 occupiamo l’Assessorato della Cultura, cercando di intercettare gli spiriti che governano la nostra città, perchè vogliamo risposte: riguardo la proposta di Convenzione e riguardo il progetto di Teatro Partecipato che abbiamo presentato il 28 gennaio.
Al momento l’incertezza sui lavori è totale, il teatro rimane chiuso e nessuno sa quando verrà riaperto. La Fondazione Teatro Valle Bene Comune e tutte/i coloro che hanno dato vita all’esperienza di questi anni sono stati esclusi dal futuro del teatro: non ci sarà alcuna forma di Teatro Partecipato.
Quello cui assistiamo è la totale incapacità dell’Amministrazione di dare risposte politiche alle situazioni critiche di molti spazi importanti per la città: il Valle, Scup, il Cinema America, solo per nominarne alcuni. L’assessorato di Giovanna Marinelli sarà ricordato per aver chiuso le realtà più frequentate e più vive del panorama culturale romano. Si dedicano sale a Renato Nicolini e poi si chiudono gli unici posti che Renato frequentava a Roma. Dov’è finita quella tradizione di sperimentazione e di apertura mentale?
Lo ripetiamo: quello che vogliamo è mettere in pratica una nuova istituzione culturale, non una finestra all’interno di una programmazione già stabilita con i criteri ordinari di un teatro stabile. Un segno che cambi l’esistente.
Chiediamo un impegno dell’Assessorato (delibera o memoria di giunta) sul nuovo modello di gestione del Valle. Agli impegni presi pubblicamente in agosto devono ora seguire i fatti.
Al momento il tavolo di interlocuzione è arrivato a un punto morto. La relazione tra Fondazione e Teatro di Roma senza un’adeguata presa in carico della politica non è più garante di un percorso pubblico verso la riapertura del Teatro Valle. I motivi che ci hanno portato all’uscita l’11 agosto sono venuti meno.
Questa la risposta dell’assessore alla Cultura e al Turismo Giovanna Marinelli.