Opera di Roma: trovato l'accordo con i sindacati

Si allontana, dopo l'incontro con l'assessore alla cultura Giovanna Marinelli e Carlo Fuontes, lo spettro della liquidazione, ma Fials non firma.

Opera di Roma: trovato l'accordo con i sindacati
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28 Luglio 2014 - 15.24


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Si è svolto all’assessorato di Roma, un vertice tra l’assessore alla Cultura, Giovanna Marinelli, il Sovrintendente Carlo Fuortes, e Cgil, Cisl, Uil e Fials, che si sono incontrati, dopo che è saltata, a causa dello sciopero indetto dai lavoratori del Teatro dell’Opera, anche l’ultima rappresentazione della Bohème alle Terme di Caracalla, prevista per il 26 luglio 2014. Le prime tre sigle sindacali hanno sottoscritto l’accordo con il Comune e la Fondazione, mentre Fials non ha firmato, riservandosi la possibilità di dare una risposta a breve.

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“Cgil, Cisl e Uil hanno firmato l’accordo. La sola Fials si è riservata una risposta. A questo punto c’è una grande maggioranza di lavoratori che condivide il piano. Seguirà un referendum dei lavoratori – ha spiegato al termine del tavolo di confronto l’assessore alla Cultura, Giovanna Marinelli – La situazione era molto delicata e i tempi molto stretti. Oggi è stato un confronto molto lungo e intenso con un interesse da parte di tutti affinché l’Opera continui il suo percorso di risanamento”.

L’assessore alla cultura ha poi concluso, aggiungendo: “I sindacati faranno un referendum, che mi sembra il massimo della democrazia rispetto ad una scelta. L’accordo contiene il riconoscimento da parte di Roma Capitale del teatro dell’Opera e quindi dell’investimento che il Comune fa sul teatro, ovvero 16,5 milioni. Si conferma poi la disponibilità dell’assesorato di aprire occasioni di confronto qualora fosse necessario mentre la definizione della pianta organica viene rinviata, come era normale ad una data entro il 30 settembre”.

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L’accordo. A quanto hanno riferito le fonti sindacali, è stato firmato un verbale d’intesa in cui è stato aperto ufficialmente un tavolo istituzionale che il Comune di Roma si è impegnato a mantenere attivo. Inoltre, il sovrintendente Fuontes si è impegnato a ritirare il piano industriale laddove non fosse approvato dalla maggioranza dei lavoratori, dopo il referendum.

Fuontes: «Il cda terrà conto del referendum». «Alla fine si è raggiunto un accordo con la sottoscrizione di un verbale da parte di Cgil, Cisl e Uil con l’assessorato e la fondazione, che ribadisce l’importanza del ruolo internazionale del teatro, definisce un calendario per la definizione della nuova pianta organica e riconosce anche lo strumento del referendum tra tutti i lavoratori, al cui risultato si atterrà anche la Cgil». Lo ha detto il sovrintendente del Teatro dell’Opera Carlo Fuortes al termine del tavolo con i sindacati. Secondo Fuortes il risultato del referendum «è un aspetto molto importante che verrà tenuto in conto dal consiglio di amministrazione».

Segretario Cgil Roma: «La Bohème torna in scena». Alla domanda se domani, 29 luglio 2014, la Bohème potrà andare in scena, il segretario generale della Cgil Roma e Lazio Claudio Di Berardino ha risposto: «Credo di sì». Sulla fine dello sciopero ha aggiunto: «Al momento credo di sia concluso, perchè gli scioperi non vengono mai fatti in modo preventivo o ideologico, si fanno sul merito».

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Marinelli su twitter: Ha vinto Roma. Giovanna Marinelli ha gioito dell’incontro anche sui social network. Ha scritto sul suo profilo twitter: “Ha vinto la musica. Ha vinto la città. Continua il lavoro per il rilancio dell’Opera di Roma, ricchezza del Paese. Grazie all’impegno di tutti”.

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