In un territorio recentemente colpito dall’ennesima alluvione, l’arte diventa strumento di rinascita: sarà la mostra “La rivoluzione del segno. La grafica delle avanguardie da Manet a Picasso” a segnare il rilancio di una comunità già duramente provata.
Dal 22 settembre al 12 gennaio, il Museo Civico delle Cappuccine di Bagnacavallo ospita un viaggio attraverso le opere grafiche dei più grandi maestri dell’arte moderna e contemporanea, per riscoprire la potenza espressiva del segno in un momento di difficoltà per la comunità.
La mostra raccoglie quasi cento opere su fogli sciolti, partendo dalle grafiche di Goya, pioniere della sensibilità moderna, e da una rarissima matrice xilografica di Doré, uno dei più noti incisori dell’800. Da Manet a Picasso, passando per artisti come Renoir, Toulouse-Lautrec, Cezanne e Matisse, l’esposizione mette in luce il fervore creativo delle avanguardie, tra impressionismo, post-impressionismo, espressionismo e surrealismo. Attraverso le opere di grandi maestri come Kandinskij, Dalì, Grosz, Chagall e de Chirico, l’esposizione racconta l’evoluzione del segno grafico, arricchita da preziosi libri d’artista e riviste che diffusero questi capolavori.
Uno spazio importante è stato dedicato a Pablo Picasso, il maestro indiscusso del XX secolo, che ha attraversato e plasmato ogni movimento artistico, rivoluzionando continuamente il suo stile e il suo approccio alla grafica.
La mostra assume un’importanza sociale e culturale più profonda, evidenziando come, nei periodi di crisi, l’arte possa diventare un mezzo per recuperare una normalità perduta. Non solo offre alla comunità un’occasione di arricchimento intellettuale, ma anche uno spazio di riflessione e speranza.