Dal prossimo 25 aprile l’Italia si prepara a ricordare uno dei suoi scienziati più importanti, Guglielmo Marconi, colui che, attraverso i suoi esperimenti, ebbe l’intuizione delle onde radio e le applicò con successo. Per questo, nel 1909, a soli 35 anni, fu insignito del Premio Nobel, condiviso con il fisico tedesco Braun.
La sua scoperta ha davvero cambiato il mondo, dando l’impulso per la creazione della comunicazione a distanza: essa è infatti alla base dei media come radio e televisione e delle moderne telecomunicazioni.
La sottosegretario Lucia Bergonzoni ha dichiarato che si tratta dell’occasione per far conoscere meglio al grande pubblico, attraverso la sua affascinante storia di esperimenti e scoperte, la figura del fisico, “lo scienziato grazie al quale comunichiamo, primo imprenditore dell’era moderna”.
Le commemorazioni dureranno fino al 2026, partendo dalla sua casa natale a Sasso Marconi e da una mostra organizzata presso la sede di RadioRai a Roma, per diffondersi in Italia e all’estero e coinvolgere un pubblico di tutte le età attraverso mostre, incontri scientifici e spettacoli multimediali.
Giulia Fortunato, Presidente della Fondazione Marconi e del Comitato per le celebrazioni dei 150 anni dalla nascita di Guglielmo Marconi, ha illustrato le iniziative in programma. Tra queste, la conferenza internazionale in programma il 25 aprile al Museo Marconi di Bologna con la premio Nobel per la fisica 2023 Anne L’Huillier e Mark Clampin astrofisico, responsabile del James Webb Space Telescope della Nasa; il Marconi Prize a Bologna, il maggior premio mondiale dedicato alle telecomunicazioni; le collaborazioni con il Museo Nazionale Scienza e Tecnologia “Leonardo da Vinci” a Milano e la Fondazione Leonardo – Civiltà delle macchine a Roma. Per l’occasione, sarà emesso anche un francobollo commemorativo. All’estero, è da segnalare lo spazio che l’Expo di Osaka dedicherà all’evento in Giappone.
Dice la Bergonzoni: “siamo pieni di grandi italiani che poi magari riscopriamo quando arriva la produzione americana che ce li racconta. Noi invece li avevamo dimenticati. Ora con il tax credit cercheremo di valorizzarli anche nell’audiovisivo”. Per l’occasione, la Rai trasmetterà una mini-serie dedicata al grande scienziato, interpretata da Stefano Accorsi e Nicolas Maupas.
Ma non verranno realizzati solo eventi commemorativi: Villa Griffone, la residenza di famiglia a Sasso Marconi, ha ottenuto un grosso investimento di più di tre milioni di euro per lavori di restauro e valorizzazione, e altri quattro milioni di euro serviranno per realizzare a Villa Aldini a Bologna un museo della scienza dedicato allo scienziato.