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È un sindacalista che ha insultato il portiere del Milan: denunciato per odio razziale

Nel video si sentono distintamente le parole "negro" e scimmia" gridate e ripetute ossessivamente, soprattutto la prima, e condite da bestemmie di ogni genere indirizzate a Mike Maignan

È un sindacalista che ha insultato il portiere del Milan: denunciato per odio razziale
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23 Settembre 2021 - 19.29


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Un altra volta tifosi di calcio si rendono protagonisti di spiacevoli e inaccettabili atti di odio razziale nei confronti dei giocatori di colore.
È stato identificato dalla Digos di Torino il tifoso della Juventus che domenica scorsa, durante il riscaldamento all’Allianz Stadium prima della partita con il Milan, ha preso di mira il portiere rossonero Mike Maignan, di nazionalità francese, con una serie di insulti razzisti e di bestemmie, scena registrata all’Allianz Stadium dalle telecamere installate nell’impianto.
Il tifoso, denunciato per istigazione all’odio razziale, è un operaio e sindacalista di Rovigo ed è iscritto allo Juventus Club Gaetano Scirea di Castagnaro (Verona), che ne ha annunciato l’immediata espulsione: “Lo Juventus Club Castagnaro si dissocia fermamente da tali comportamenti e li condanna duramente, senza se e senza ma. Ci scusiamo mestamente con tutti per l’accaduto”.
L’uomo non potrà più entrare allo stadio già prima di ricevere il Daspo: la sanzione per la violazione del regolamento dell’impianto sportivo, l’Allianz Stadium, prevede che Juventus vieti autonomamente l’ingresso al tifoso.
Nel video si sentono distintamente le parole “negro” e scimmia” gridate e ripetute ossessivamente, soprattutto la prima, e condite da bestemmie di ogni genere, mentre Maignan si sta riscaldando accanto alla bandierina del calcio d’angolo. Nessuno interviene.
Maignan ha risposto così alla follia di cui è stato bersaglio: “Domenica sera all’Allianz Stadium alcuni tifosi bianconeri mi hanno preso di mira con insulti e grida razziali. Cosa volete che dica? Che il razzismo è sbagliato e che quei tifosi sono stupidi? Non si tratta di questo. Non sono né il primo né l’ultimo giocatore a cui questo succederà. Finché questi eventi vengono trattati come ‘incidenti isolati’ e non viene intrapresa alcuna azione globale, la storia è destinata a ripetersi ancora e ancora e ancora”.
Nel lungo post su Instagram Maignan ha ancora scritto: “Cosa facciamo per combattere il razzismo negli stadi? Crediamo veramente che ciò che facciamo sia efficace? -Faccio parte di un club impegnato come leader nella lotta contro ogni discriminazione. Ma bisogna essere di più e uniti in questa battaglia contro un problema sociale che è più grande del calcio stesso. Nelle stanze che governano il calcio, le persone che decidono sanno cosa si prova a sentire insulti e urla che ci relegano al rango di animali? Sanno cosa fa alle nostre famiglie, per i nostri cari che lo vedono e che non capiscono che possa ancora succedere nel 2021? Non sono una ‘Vittima’ del razzismo – conclude Maignan -. Sono Mike, in piedi, nero e orgoglioso. Finché potremo usare la nostra voce per cambiare le cose, lo faremo”.

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