Nel carcere di Bollate nasce un'agenzia sociale di audio e video

Realizzerà servizi per radio, Tv o enti pubblici e imprese private. Al lavoro dietro microfono e obiettivo detenuti e ex detenuti.

Nel carcere di Bollate nasce un'agenzia sociale di audio e video
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22 Aprile 2015 - 14.48


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Ciò che li distingue da qualsiasi altra agenzia radiofonica è lo sguardo: sono infatti detenuti o ex detenuti. E il loro modo di guardare e raccontare il mondo è diverso, originale. Questa mattina a Palazzo Marino è stata presentata Avs – Audio video sociale, agenzia nata nel carcere di Bollate e che realizza servizi video e audio per radio, Tv o enti pubblici e imprese private.

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“Dal 2011 all’interno del carcere curiamo un programma radiofonico – racconta Maria Itri, giornalista e coordinatrice della redazione-. Ora raccogliamo la sfida di mettere sul mercato le nostre competenze e il nostro modo originale di guardare la realtà che ci circonda, non solo quella all’interno del carcere ma anche quella esterna”. La redazione è composta per ora da tre persone.

“Ho imparato a usare la strumentazione tecnica – afferma Antonio Fioramonte, detenuto da sette anni -. Quando sono entrato in carcere avevo 19 anni e mai mi sarei immaginato che un giorno sarei venuto a Palazzo Marino per presentare un progetto di questo genere. Mi sono innamorato di questo lavoro”. Ora Avs, sostenuta dalla cooperativa sociale Zerografica, cerca clienti – enti pubblici, testate giornalistiche, associazioni, fondazioni o ong- che hanno bisogno di servizi audio o video su temi sociali, non solo legati al carcere.

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