di Antonio Mazzolli
Scrive e produce musica ormai da più di vent’anni, ha saputo cambiare faccia e rinnovarsi, sia come autore che come protagonista delle sue creazioni.
A Sanremo 2022, Dargen D’Amico è stato una delle più grandi sorprese per chi non lo conosceva. La sua “Dove si balla” è stata una delle hit più trasmesse dalle radio. Il suo look, con l’occhiale da sole sempre con lui, gli ha dato quell’alone di mistero che serviva per andare a scoprirlo ancora di più.
Dargen D’Amico esce questo venerdì con il suo nuovo album “Nei sogni nessuno è monogamo”: un titolo che è tutto un programma e che anticipa una genialità artistica mai veramente nascosta, ma sconosciuta ai più.
Negli anni ha dimostrato una spiccata capacità di unire sound ed influenze agli antipodi, da quelle derivanti dalla tradizione cantautorale italiana, a quelle provenienti dalla musica classica ed elettronica, fino a quelle di matrice più dichiaratamente pop.
Questo nuovo disco non ha collaborazioni, ma ancora non esistono notizie sulla possibile tracklist.
Certo è, che gli addetti agli ascolti che lo hanno ascoltato prima dell’uscita, fanno sapere che si tratterà di un disco più spiccatamente pop, più adatto al grande pubblico e che lascia in secondo piano le liriche per concentrarsi in modo più particolare al sound dance.
Per Dargen D’Amico si tratta del decimo album da solista. Lui che è in attività dal 1997, quando con Gué Pequeno e Jake La Furia fondò il collettivo rap “Sacre Scuole” (quattro anni più tardi il rapper 42enne, che allora si chiamava Corvo D’Argento si staccò, e nacquero i Club Dogo) e insieme allora pubblicò l’unico album “3 MC’s al cubo”.
Dal 2006, comincia la produzione dei suoi dischi. Il primo è “Musica senza musicisti”, a cui poi seguono “Di vizi di forma virtù”, “CD’”, “Nostalgia istantanea”, “Vivere aiuta a non morire”, “D’io”, “Variazioni”, “Ondagranda” e “Bir Tawil” nel 2020. Un’attività che rischiava di interrompersi in questi due anni di pandemia, ma che è riuscita a portare alla ribalta un nuovo Dargen.
Negli anni, l’autore milanese non si è però concentrato solo sulla sua musica: ha scritto per numerosi autori della scena italiana. Solo nel Festival 2021 è stato coautore del brano di Annalisa “Dieci” e “Chiamami per nome” di Francesca Michielin e Fedez.
E’ proprio con quest’ultimo che collabora più frequentemente: nell’ultimo album “Disumano”, D’Amico non figura soltanto come autore, ma anche come artista. Tra i due intercorre, oltre all’ambito musicale, anche una grande amicizia. Nella serie “Ferragnez” dedicata alla coppia più discussa d’Italia, è stato proprio Fedez a raccontare come D’Amico lo abbia aiutato a risollevarsi sia in ambito musicale che nella vita privata.
Adesso per Dargen partirà un tour, di cui ha annunciato le prime quattro date: saranno a Napoli il 27 aprile, a Roma il 28, a Milano l’8 maggio e a Bologna il 13. Il tutto con un nuovo album, che speriamo gli dia quelle soddisfazioni che un artista del genere merita.